domenica 7 aprile 2013

Villaggio dello Sport al Social Forum di Tunisi


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La Tunisia vive una fase politica e sociale molto delicata, la crisi economica si fa sentire, la costruzione dell'alternativa dopo la caduta di Ben Alì è un processo che vede varie forze anche in contrasto tra loro. E' in questo contesto che si inserisce il Social Forum Mondiale di fine marzo. Nonostante gli sforzi del governo di far sembrare tutto tranquillo e democratico, in realtà c'è tensione e lo vedi ad esempio dal filo spinato e dalla presenza dei militari nei punti strategici della città.
Il Forum si svolgeva all'interno del campus universitario El Manar. A separare la zona dedicata al "climate change" da quella dedicata ai movimenti arabi e del Maghreb c'era un'enorme area impolverata, all'interno della quale si trovava sia il palco, dove far suonare gruppi locali a tutte le ore e di tutti i generi, e soprattutto il Villaggio dello Sport, organizzato dalla Uisp. Noi della Polisportiva Independiente, insieme alle delegazioni della San Precario e dell'Assata Shakur, abbiamo costruito la delegazione di Sport Alla Rovescia che ha dato attivamente una mano alla Uisp alla realizzazione di questo spazio. L'allestimento era molto semplice, ossia una rete da pallavolo e un campetto con due porte, tuttavia è stata un'esperienza densa. Ancora una volta lo sport mostra come basti veramente poco per far vivere una zona, attraversata quotidianamente da un sacco di persone, soprattutto tunisini e soprattutto giovani. Non c'era la necessità di inventarsi tornei o attività, perché i campi erano sempre occupati da partite improvvisate al momento. E tra un palleggio e una schiacciata oppure tra un gol e l'altro ecco che si creava l'occasione per conoscersi e scambiare esperienze ed opinioni con chi due anni fa è sceso in piazza contro la dittatura per costruire un futuro diverso.Anche perchè lo sport non era presente al forum con la funzione di svago tra un workshop e un'assemblea di convergenza, ma era presente perchè veniva riconosciuta la portata politica e sociale che può avere nella costruzione del cambiamento. E' in questo senso che il Villaggio dello Sport ha proposto anche dei momenti strutturati e dei workshop. Il primo si è svolto nella giornata di giovedì con un'attività assieme all'Associazione Tunisina di salvaguardia dei giochi tradizionali. Il suo presidente Ezzedine Bonzi, prima ha spiegato il senso e il valore culturale della difesa dei giochi tradizionali e poi ha allestito una tenda con i vari giochi tradizionali. L'attrazione maggiore è stata però la dimostrazione/torneo di cross, una specie di hockey senza pattini che si gioca con delle mazze fatte con la palma. Si giocava con squadre miste e la sfida Italia-Tunisia oltre ad essere stato un continuo groviglio di mazze e stecche sulle gambe, ha visto a sorpresa la nostra vittoria per 7-1.
La giornata di venerdì ha visto l'organizzazione di due workshop, uno dedicato al ruolo dello sport nello sviluppo della società e uno sull'impatto delle grandi competizioni sportive. Sono stati due momenti importanti di confronto e disscussione per ribadire come una cultura dello Sport per Tutti sia necessaria non solo per cambiare lo sport. Con il gioco e la pratica delle discipline si favorisce l'inclusione, la democrazia e la partecipazione di chi è generalmente escluso.
L'esperienza di Tunisi è stata molto importante, abbiamo condiviso le giornate del forum con migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, però il nostro viaggio è continuato nel sud del paese, dove siamo entrati in contatto con alcune realtà sportive, ma ne parliamo in un altro articolo a parte.

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