venerdì 27 luglio 2012

8 Settembre: Independent Sport Day


Polisportiva Independiente e Uisp Vicenza promuovono:

SABATO 8 SETTEMBRE 2012
presso il FESTIVAL NO DAL MOLIN PER I BENI COMUNI
Park Farini, Via Farini, VICENZA

INDEPENDENT SPORT DAY
Una giornata di sport libero dal business e dal razzismo.

PROGRAMMA COMPLETO

ore 15.00
TORNEO DI CALCIO 3vs3 "SENZA CAMPIONATO MAI"
Un'iniziativa organizzata per adottare una squadra emiliana colpita dal terremoto. Il costo dell'iscrizione di una squadra è 10 euro.


ore 16.00 @ PARCO DELLE FORNACI
MANIFESTAZIONE PROMOZIONALE DI ORIENTEERING
Il Vicenza Orienteering organizza una gara promozionale di orienteering all'interno di Parco delle Fornaci aperta a tutti. L'iscrizione si fa sul posto e la chiusura della gara è prevista per le 17.30. Non sono previste premiazioni e i risultati saranno consultabili sul sito
www.viorteam.vi.it

ore 18-20
MEETING UISP MUAY THAI
Allenamento, dimostrazioni di Muay Thai, Karate e Prepugilistica a cura della Palestra Independiente e ASD Cinque Elementi di Padova con incursioni di breakdance in collaborazione con la Fameja Crew.



La conquista del Parco della Pace rappresenta una grande opportunità per tutta la città.  Oltre 600.000 metri quadrati a disposizione di tutti per riempirlo di socialità, iniziative, attività. Tra le tantissime e differenti attività che si possono costruire, sicuramente l'aspetto sportivo ha una rilevante importanza.
Numerose discipline o pratiche possono trovare spazio in quell'immensa area verde liberata dalla guerra, soprattutto quelle che magari hanno pochi luoghi dove potersi esprimere. Dal Jogging all'orienteering, passando per gli sport di squadra come cricket, pallavolo, calcio, basket tanto per fare degli esempi. Un'area in grado di ospitare sia eventi ufficiali, sia soprattutto a disposizione liberamente di chi vuole praticare sport come passione e ricerca di benessere individuale.
Sabato 8 settembre come “Polisportiva Independiente” e “UISP Vicenza” vogliamo costruire all'interno del Festival No Dal Molin una giornata dedicata allo “sportpertutti”, libero dalle logiche del business, della vittoria a tutti i costi e dal razzismo. Vuole essere una prima occasione per mostrare alla città una parte degli sport che si potrebbero praticare all'interno del Parco della Pace; una sorta di “simulazione” di come potrebbe l'utilizzo giornaliero  dal punto di vista sportivo del parco.
Stiamo organizzando una giornata “polisportiva” nel vero senso della parola, che vedrà dimostrazioni di alcune discipline e due  eventi particolari. Il primo sarà il torneo di  calcio 3vs3 "Senza campionato mai", dedicato all'omonima campagna lanciata dalla Uisp di Modena per aiutare le squadre dei paesi colpiti dal terremoto a disputare la prossima stagione sportiva. Infatti tutto il ricavato andrà al progetto di "adottare" una di queste squadre. Ci sembra quel piccolo gesto in grado però di dimostrare pienamente cosa sia per noi lo "sportpertutti".
L'altro evento è dedicato alle arti marziali  e in modo particolare alla Muay Thai. La Muay Thai è stata finalmente riconosciuta come disciplina all'interno della Uisp e vogliamo festeggiare insieme alle altre palestre Uisp di Muay Thai questo avvenimento.  Vogliamo costruire quindi un primo “meeting Uisp” di Muay Thai, che metta assieme sia momenti  di scambio e conoscenza tra le varie palestre, sia momenti dimostrativi e di pratica sportiva.
La giornata di sabato 8 settembre non ha un programma fisso già prestabilito, anzi siamo solo all'inizio del percorso di costruzione, quindi siamo aperti a proposte ed altre idee per rendere la giornata ancora più ricca.

POLISPORTIVA INDEPENDIENTE – UISP VICENZA

giovedì 26 luglio 2012

Che cosa resterà delle Olimpiadi?


Che cosa resterà delle Olimpiadi?
La cosiddetta “eredità sociale” dei Giochi nei quartieri investiti dal grande evento di Nicola Montagna *
L'East End, sede dei Giochi olimpici, è la patria delle contraddizioni e, di conseguenza, l'espressione migliore della Londra contemporanea. Innanzitutto, è una zona ampia e dai contorni non ben definiti. Si estende dalla City di Londra, il cuore della finanza globale, e Shoreditch, zona di clubs, vita notturna e ravers, e finisce a Stratford, nella municipalità di Newham, dove è stato costruito il villaggio olimpico e si trova Westfield, il più grande shopping centre d'Europa. Da sud verso nord, parte dalla riva nord del Tamigi ed arriva al confine meridionale di Hackney, quartiere storicamente operaio e di sinistra, ed uno dei luoghi dove le rivolte del 2011 sono state più violente.
All'interno di questo perimetro si trovano alcune dei locali più alla moda di Londra, la “vecchia” City finanziaria e quella nuova che ha sede nella torre di Canary Wharf, gallerie d'arte importanti come la White Chapel Gallery e decine di altre, minori ma molto attive, ed operano nel settore dell'Information Technology 3.000 imprese che impiegano 50.000 persone. Ma allo stesso tempo, nell'East End si trovano in numero elevato alcune delle comunità etniche più svantaggiate, come quella bengalese, mentre Tower Hamlets e Newham, dove la popolazione white british è il 32% circa, sono due tra le zone più deprivate del Regno Unito in termini di reddito, occupazione, salute, ed altri indicatori che indicano il benessere di una popolazione.
In questi mesi ed anni si è parlato molto della cosiddetta legacy, dell'eredità che le Olimpiadi lasceranno su un'area che, come si è visto, è molto diversificata al suo interno, ha alti tassi di disoccupazione e racchiude aree di disagio sociale tra le più alte del paese. Secondo i sostenitori dei Giochi l'impatto sarà positivo per le popolazioni locali che potranno godere di un'area rigenerata da nuove infrastrutture, trasporti, impianti sportivi ed abitazioni, il 35% delle quali ad un prezzo calmierato, che equivale all'80% dei prezzi di mercato.
I critici ritengono invece che finora l'impatto sia stato negativo, la costruzione delle sedi dei giochi ha coinvolto pochissimo o nulla l'economia locale, e il futuro utilizzo degli impianti sportivi resta un'incognita. Inoltre, anche quelle abitazioni che verranno messe sul mercato a prezzi calmierati, se mai accadrà, in ogni caso avranno costi che la maggioranza della popolazione locale non potrà permettersi.
Per il momento l'impatto sociale ha avuto un saldo negativo. Per fare spazio alle sedi olimpiche, non si è costruito solo su siti industriali abbandonati ed in condizioni di sfascio, ma sono state sgomberate case, aziende, impianti sportivi ed espulse dall'area centinaia di persone. Games Monitor, una rete di attivisti che in questi anni ha seguito con occhio critico la costruzione del Villaggio olimpico ed il suo impatto sociale, ha fatto un parziale censimento delle “eredità” che finora possono essere attribuibili alle olimpiadi. Tra queste si possono menzionare la chiusura del Clays Lane Peabody Estate e la rimozione dei suoi 425 abitanti e quella di due siti di Gypsy e Traveller, con conseguente espulsione degli occupanti. Ma probabilmente, l'effetto negativo principale sarà la distorsione del valore delle case nelle immediate vicinanze del Villaggio olimpico e quindi l'abbandono dell'area da parte di chi non potrà reggere i nuovi prezzi.
Come tutti i grandi progetti legati ad eventi sportivi di questo tipo, anche in questo caso i maggiori beneficiari non saranno certo le popolazioni locali, e tanto meno la composizione sociale a più basso reddito.
* docente di sociologia – Middlesex University - Londra

Non è l'Olimpo, è il cielo!

di Ivan Grozny, da Sportallarovescia.it


Ci siamo. In realtà sono cominciate già con le gare dei tornei di calcio, femminile e maschile, ma l’apertura ufficiale è prevista per questa sera con l’accensione della fiaccola. Che Olimpiadisaranno? Sicuro quelle più sponsorizzate di sempre, perfino più dell’edizione di Atlanta, quelle della Coca Cola, per intenderci. Si parla già di conti, ma è presto per fare un bilancio. Le edizioni scorse sono passate alla storia per i buchi di bilancio, vedremo come andrà questa volta.
Questa edizione vorrebbe essere quella più ecologica della storia, e potrebbe anche essere. Peccato che le aziende in questione siano tra le più inquinanti del pianeta. Un nome a caso, BP, potrebbe già bastare. Il Golfo del Messico è tutto fuori che ripulito, anche a distanza di due anni dall’incidente della piattaforma, Deepwater Horizon, di proprietà della BP, che per ben 106 giorni ha fatto fuoriuscire petrolio intaccando l’ecosistema.
Ma tra le aziende più contestate da ambientalisti e non solo figura anche Dow Chemical, multinazionale che tutti ricordano perché responsabile della nube tossica che provocò il disastro di Bhopal in India. Era il 1984 quando una fabbrica di pesticidi di questa compagnia rilasciò nell’aria una nube tossica che uccise decine di migliaia di persone e i cui deleteri effetti sono presenti nella zona ancora oggi. E’ a tutt’oggi stimato in mezzo milione il numero di persone coinvolte in questa catastrofe. Ma è doveroso citare anche la multinazionale mineraria Rio Tinto, che in territori dove sono presenti causano danni e immiserimento delle falde acquifere.
Altro tema sempre caldo è quello della sicurezza. Super sorvegliata tutta l’area di Londra che ospiterà i giochi, presenti anche agenti di altri Paesi come gli americani, circa cinquecento uomini di FBI e israeliani del Mossad.
Detto questo, e tralasciando altro di cui sono certo ci occuperemo nei prossimi giorni, queste sono soprattutto, più di ogni altro evento, le Sky Olimpiadi. Già, per chi non avesse un contratto con la tv di Murdoch rimangono ben poche chance di godersi le gare. E’ vero che la Raitrasmetterà 200 ore di diretta, ma la televisione di Murdoch, nonostante gli scandali che l’hanno sconvolta in questi ultimi mesi, si è assicurata qualcosa come 2000 ore di trasmissione. Numeri impressionanti. Se consideriamo che dopo il famigerato e criticatissimo “Notti Europee” arriva il programma sulle notti londinesi. Non oso immaginare..
Sky punta molto sulla multimedialità oltre che sulla tv. Ci sono applicazioni per smartphone e chiaramente la possibilità di potere vedere fino a dodici eventi contemporaneamente, grazie al tasto verde. Una fatica quasi quanto quella che gli atleti impegnati dovranno sopportare visti gli sforzi che dovranno sostenere.
Insomma, se è blindata nei luoghi dove si svolgerà, lo è anche in Tv. E non pensate che attraverso i social network si potrà ovviare a questi problemi perché sono stati tassativamente proibiti dal CIO. Sia il pubblico che assisterà alle gare che gli atleti stessi non potranno utilizzarli. Pene severissime sono previste. C’è un contratto di esclusiva con Sky e la consapevolezza che per le agenzie di scommesse non è un bene che arrivino notizie in modo incontrollato ai potenziali utenti.
Che i giochi abbiano inizio. Buon divertimento, agli abbonati Sky. Gli altri sapranno arrangiarsi, immagino.

Razzista su Twitter? Esclusa la greca Voula

Dal Corriere.it, la notizia che l'atleta greca Voula è stata esclusa dai Giochi Olimpici per una frase razzista scritta su Twitter. Dal suo profilo di Twitter emerge una simpatia per Alba Dorata, il movimento di estrema destra greco. Bene, una nazi di merda in meno alle Olimpiadi...



OLIMPIADE E SOCIAL NETWORK
Razzista su Twitter? Esclusa la greca Voula
«Con tanti africani le zanzare si sentiranno a casa». Il Comitato di Atene espelle Papachristou e la deferisce

Papachristou in azione agli Europei in Finlandia (Ap/Dunham)Il Comitato olimpico greco ha espulso Paraskevi «Voula» Papachristou, due volte campionessa europea Under 23 di salto triplo, dai Giochi olimpici che stanno per iniziare a Londra 2012. L'atleta, che ha un personale di 14,40 (secondo risultato di sempre nella categoria), è stata deferita perché colpevole di aver scritto, lo scorso 23 luglio, una frase razzista a mezzo Twitter: «Con tanti africani in Grecia, le zanzare che arrivano dal Nilo occidentale almeno mangiano il cibo come a casa».
REGOLE FERREE PER I SOCIAL NETWORK - Papachristou, quindi, è la prima «vittima» delle norme che regolano l'utilizzo dei social network in questa edizione dell'Olimpiade. Inutili le scuse che la ragazza ha affidato a un altro social network, Facebook: «Vorrei scusarmi per la sgradevole battuta che ho pubblicato. Sono profondamente addolorata, non volevo offendere nessuno e tantomeno calpestare i diritti umani. I miei sogni sono legati alle Olimpiadi, non potrei certo partecipare se non rispettassi i valori dei Giochi». L'atleta mercoledì ha anche bloccato l'account personale (peraltro aperto soltanto a fine giugno) su Twitter, in parte anche per i troppi commenti negativi - e insulti - ricevuti. Il sito lifo.gr, però, ha scovato altri commenti poco gradevoli dell'atleta, e numerosi retweet - i «rilanci» delle frasi di un'altra persona - della pagina ufficiale del partito di estrema destra Alba Dorata.


LA REAZIONE DI SINISTRA DEMOCRATICA - Uno dei partiti appena saliti al governo, Sinistra Democratica, ha colto la palla al balzo diffondendo una nota che ha reso il caso decisamente politico in un paese in cui le tensioni sono esacerbate dalla gravissima crisi economica. «L'umorismo razzista e le «barzellette» a proposito delle vite umane non sono tollerate dalla società greca e non possono prosperare nell'atletica greca. Il meno che può fare ora il Comitato Olimpico è revocare alla signorina Voula Papachristou il permesso di partecipare ai Giochi Olimpici. Assistendo all'Olimpiade dallo schermo, potrà esprime quante «barzellette» schifose vorrà anche sui social media. Ma di certo non può rappresentare la Grecia a Londra».
SPIRITO OLIMPICO - «Paraskevi (Voula) Papachristou della squadra di atletica leggera viene esclusa dalla Nazionale per affermazioni contrarie ai valori e alle idee del movimento Olimpico», recita il comunicato del Segas, la Federatletica locale. La giovane è stata anche deferita alla Commissione disciplinare.

mercoledì 25 luglio 2012

Londra 2012: qualcuno le ha già vinte...


Costruzioni, sponsor, sicurezza: i conti in tasca al grande evento "sportivo-mediatico" dell'estate...
A tre giorni dalla partenza del circo olimpico, tra una lite su chi deve essere l’ultimo tedoforo e le recenti polemiche che hanno investito G4S, la vincitrice dell'appalto sulla sicurezza, si cominciano a fare i conti dei benefici economici che l’Olimpiade dovrebbe portare alla atrofizzata economia inglese.
Raramente le Olimpiadi si rivelano un affare economico per il paese o la città che le ospitano. A questo proposito è fin troppo facile ricordare lo stato in cui versa l'economia della Grecia e le condizioni di abbandono di gran parte degli impianti sportivi ad otto anni dalle Olimpiadi di Atene. In generale, gli studi che enfatizzano i possibili profitti generati dai grandi eventi sportivi ignorano una serie di variabili, come l’effetto-sostituzione, per cui chi spende nell’evento non spende per altri beni, o il fatto che molti dei profitti finiscono nelle tasche di multinazionali più che in quelle delle comunità locali. Questi studi ignorano inoltre una serie di effetti collaterali, come l'impatto ambientale o l'espulsione di gruppi 'indesiderati' dalle zone dove l'evento ha luogo.
Anche nel caso di Londra, i guadagni, se ci saranno, difficilmente rimarranno nelle tasche della popolazione della capitale ma andranno ad ingrossare i già lauti profitti delle grandi multinazionali che hanno partecipato alla spartizione della torta economica olimpionica. Innanzitutto, chi guadagnerà dalle Olimpiadi saranno le grandi imprese che hanno vinto gli appalti per la costruzione del Villaggio olimpico, dato che i costi sono lievitati dai 2.4 miliardi di sterline preventivati nel 2005 agli attuali 9.3 miliardi. Si tratta di un primo record assoluto, in attesa di assistere a quelli dei vari Bolt, Philips e colleghi. Infatti, come ha dimostrato uno studio della Oxford University la media di sovraspese per tutte le precedenti olimpiadi a partire dal 1960 è stata del 179%. Nel caso di Londra la cifra è quasi quadruplicata.
In secondo luogo, dalle Olimpiadi guadagneranno gli 11 sponsor globali, noti anche come Top Olympic Partners, che hanno potuto sborsare grosse somme di denaro all'International Olympic Committee, il comitato promotore, per assicurarsi il diritto di usare il brand olimpionico sui loro prodotti. Alcuni di questi sponsor hanno visto il valore delle proprie azioni crescere ad un passo superiore da quando hanno acquisito i diritti di sponsorizzazione nel 2009 rispetto ai dieci anni precedenti. In questi anni di crisi economica e crollo dei mercati finanziari, la Coca-Cola ha avuto un incremento annuo del 4,6%, la Visa del 24,2%, Samsung del 12,7%. Ed anche se altri sponsor hanno visto il valore delle azioni scendere, dal minimo di McDonald con -1,2% al massimo di Panasonic con -11,1%, le perdite nette sono inferiori a quelle medie subite dai mercati in questi anni.
Quindi, nonostante le buone intenzioni di David Cameron, che ha assicurato un profitto per il paese di almeno 13 miliardi di sterline e per le giornate delle Olimpiadi ha organizzato ben diciassette summit internazionali con altrettanti capi di stato e primi ministri, lo scetticismo sui possibili benefici economici ha tutte le ragioni per prevalere. Ed è interessante osservare che anche secondo i più importanti giornali economici anglosassoni come il Financial Times e l’Economist, i giochi di Londra non saranno un'eccezione alla regola secondo cui gli eventi sportivi producono un saldo negativo, dove alcuni, pochi, guadagnano e molti perdono. Piuttosto stupisce che i critici più accesi siano i tradizionali giornali degli interessi del capitale finanziario globale.

Report dei Mondiali Antirazzisti 2012


Bosco Albergati è un'immensa area verde immersa tra le province di Modena e Bologna, che per cinque giorni all'anno si trasforma in un grande villaggio dello sport antirazzista. La prima volta che sono andato ai Mondiali Antirazzisti è stata nel 2004, quando si svolgevano ancora a Montecchio Emilia e bisogna dire che questa manifestazione, organizzata dalla Uisp e giunta alla sua sedicesima edizione, è cambiata molto rispetto a otto anni fa e con piacere dico che è cambiata in meglio.
Prima di tutto questa edizione dei Mondiali è stata ricca da molti di punti di vista. Intanto dal punto di vista sportivo non é più solo un torneo di calcio, ma vengono organizzati tornei di pallavolo, basket, cricket, touch rugby e vengono organizzati momenti dedicati a yoga, ginnastica e giochi tradizionali. Questo è il segnale, che, nonostante le molte difficoltà organizzative ed economiche dovute alla crisi, l'idea di uno sport non eccessivamente competitivo e libero dalle discriminazioni, si sta affermando sempre più in un'ottica “polisportiva”.
I Mondiali hanno vista una ricchezza nella composizione che li ha attraversati. Oltre venti gironi di squadre iscritte, migliaia di persone accampate nell'area campeggio sono dei numeri che parlano da soli. L'aspetto molto interessante è che le squadre provenivano sia dal mondo ultras e sia sempre più da esperienze di associazioni, di comunità migranti, rifugiati, movimenti, centri sociali e di polisportive e squadre antirazziste, che sempre più si stanno diffondendo nel nostro paese.

Anche questo è un segnale importante, perché mostra che stanno aumentando le esperienze che portano avanti lo spirito antirazzista e antidiscriminatorio nello sport tutto l'anno quotidianamente nei propri territori e non solo in occasione di questi eventi.

Altro elemento ricco sono stati i contenuti e soprattutto non solo quelli legati in senso stretto al mondo delle tifoserie e dello sport. Non solo quindi spazio alla campagna “Gioco Anch'io”, ma anche a quella sul processo ai manifestanti di Genova accusati di devastazione e saccheggio oppure un forte richiamo al riciclo e alla raccolta differenziata con tanto di dibattito annesso. Il tema principale, come giusto che fosse visto il territorio dove si svolgevano, era quello del terremoto in Emilia. Non a caso lo slogan era “i Mondiali Antirazzisti abbracciano l'Emilia”. Questo abbraccio non è stato assolutamente retorico oppure impostato in un'ottica di beneficenza, ma è stato di solidarietà sentita e concreta da una parte ( la domenica mattina è stato organizzato un torneo con alcune squadre provenienti dai paesi colpiti dal terremoto) e di riflessione dall'altra con l'organizzazione di dibattiti e proiezioni di documentari oltre che interventi dal palco prima dei concerti, che andavano a raccontare la vera situazione nei campi e nelle tendopoli della Protezione Civile.

Il momento clou si è verificato sabato sera con le fasi finali del torneo di calcio, disputate con la lotteria dei calci di rigore. A vincere il torneo sono stati a sorpresa i “Balotta continua”, che hanno battuto in finale i Liberi Nantes e in semifinale la squadra degli Hic Sunt Leones di Bologna. Nel solco della tradizione dei Mondiali Antirazzisti non sono stati gli unici vincitori, perché sono state assegnate numerose coppe, che andavano a premiare non solo i meriti sportivi, ma anche l'impegno nella lotta contro il razzismo delle realtà presenti.

I Mondiali Antirazzisti rappresentano quindi forse la più importante iniziativa a livello europeo sul tema della discriminazione nello sport e sono quel mix di relazioni, socialità, sport giocato e spunti di riflessione, che ti permettono di ricaricare le pile per affrontare al meglio la prossima stagione sportiva.

giovedì 19 luglio 2012

L'incredibile storia del Panjee F.C.



Come Polisportiva abbiamo un legame con la Thailandia per merito del corso di Muay Thai che organizziamo in palestra, ma onestamente non pensavamo di trarre spunti di riflessione importante anche sul calcio dal paese del Sudest asiatico. In questo periodo di calcioscommesse e squadre che falliscono, la storia del Panjee dovrebbe essere di lezione a tutti, perché dimostra che quando hai un sogno, tutte le difficoltà possono essere superate per poterlo realizzare.
Guardate il video, anche se sottotitolato in spagnolo, si capisce chiaramente la storia. Non è solo una storia romantica, è la storia di uno dei club giovanili di calcio più forte della Thailandia.

mercoledì 18 luglio 2012

II° Happening di Muay Thai UISP



II° Happening di Muay Thai UISP
Free Training - Dimostrazioni - Allenamenti - Info

Domenica 29 Luglio 2012

@ Venice Sherwood Festival
Porta Gialla - Parco San Giuliano - Mestre (VE)

Vieni a vedere e a partecipare all'allenamento prova di Muay Thai tradizionale e sportiva, coordinato dalla ASD I Cinque Elementi di Padova e dalla Palestra Popolare Rivolta di Marghera. Potrai praticare Muay Thai, assistere alle esibizioni e chiedere informazioni per i corsi di Marghera che partiranno dal prossimo settembre.

lunedì 16 luglio 2012

Proiezione di "Yamada"



Domani martedì 17 luglio al Bocciodromo alle ore 21.00 verrà proiettato il film "Yamada, il samurai di Ayothaya". E' un film thailandese del 2010 mai uscito in Italia e quindi difficile da reperire. E' un film che ha la Muay Thai sullo sfondo e prende spunto da una storia vera. Il film sarà proiettato con una versione sottotitolata.
Di seguito una recensione tratta da un blog

Prefazione lampo: in questo film recita Buakaw. E ha i baffi.
Samurai e Thai boxers, l’unione è possibile. Girano ancora poche notizie su Yamada: The samourai of Ayuthaya, uno dei film più interessanti del 2010. La formula propone un insolito -­ e devo dire neanche niente male – ­ mix tra ninja, samurai giapponesi in gonna e pugili thai baffuti e cazzuti, combattere nella sperduta provincia thailandese di Ayothaya.
Nonostante il film sia ben fatto e ricco di aspetti positivi che vedremo, non se ne può dire la stessa cosa a proposito della trama che, a onor del vero, è copiata pari pari dalla storia presentata da L’ultimo samurai del belloccio Tom Cruise in versione spadaccina. Potremmo poi dire che a sua volta L’ultimo samurai è scopiazzato dal più longevo Balla coi Lupi, per continuare un’infinita lista di scopiazzamenti a tappeto che terminerebbero (forse) con Il Libro della Giungla, ma sarebbe troppo lunga. Insomma, in soldoni è la solita storiella del sampronio di turno che finisce nelle mani dei suoi nemici ma, contrariamente a ciò che si aspettava, lo salvano e se lo portano nella loro terra fino a fargliela amare alla follia.
A detta della pellicola, la storia presentata è vera e i personaggi sono realmente esistiti. Siamo nel periodo Edo giapponese nella provincia di Ayothaya della Thailandia. Yamada Nagamasa è un samurai assoldato come guardia del corpo di un signore dell’esercito. Scampati da un agguato teso dai Simaesi nella loro casa, Yamada si vede ugualmente redarguito per non aver impedito a sufficienza che i nemici venissero a conoscenza della residenza del nemico. Dopo una notte di festa nel villaggio però, Yamada viene aggredito e colpito da dei ninja comandati da un funzionario del suo signore che tenta così di ucciderlo per la sua inettitudine dimostrata come guardia del corpo. Proprio mentre il nostro eroe sta per ricevere il colpo di grazia, si palesano quattro thai con capigliature all’insù e baffi a corna di bufalo che, a colpi di ginocchiate e gomitate nucleari,  neutralizzano i ninja salvando così Yamada che viene portato al loro villaggio e curato dalle ferite riportate.
Da qui in avanti si può benissimo immaginare il proseguimento della storia: Yamada viene accolto dapprima con diffidenza, poi come membro della loro gente, imparando la loro cultura e rendendosi utile a loro. Il conto con i Giapponesi rimane però ancora aperto.
Come ho detto, nonostante la storia proposta abbia ben poco di originale, trovo che il film sia comunque un ottima riuscita per vari motivi. Certamente un contributo notevole lo danno i luoghi dai paesaggi esotici e antichi, così come i rituali della Thailandia di un tempo. La sceneggiatura e la fotografia sono particolarmente suggestive e studiate scena per scena e lo stesso valga per le scenografie. Inoltre il realismo dei combattimenti non toglie la grande spettacolarità delle azioni.
Stupirà, ma Yamada è in un certo senso un film pieno di pace. Il film infatti inizia affermando:
“Il film è basato sia su fatti storici sia sulla fantasia dell’autore per commemorare il 124mo anniversario delle relationi diplomatiche tra Thailandia e Giappone”
Nonostante alcune scene siano piuttosto crude e violente, non hanno niente di quello spirito da adrenalina alle stelle tipico di molti film d’azione. Il Giappone di Yamada e la Thailandia degli abitanti di Ayothaya sono Paesi che fanno del proprio bagaglio culturale un tesoro da condividere e da arricchire, lontani dalle antiche convinzioni di purezza e di perfezione assoluta e vicini ad un concetto pacifico e altrettanto nobile di umanità.
Questa idea di due culture che convergono è la vera colonna portante del film, la cui rappresentazione più evidente è la spada dalla lama giapponese e dall’impugnatura fatta in Ayothaya. Ho particolarmente apprezzato la cura che il regista ha posto nella ritualità dei diversi stili di combattimento. I fronteggiamenti di spada preservano massima fedeltà alla tradizione della scherma giapponese, i movimenti sono precisi, netti  in ogni azione, evitando così la classica e tediosa accozzaglia di sciabolate. Lo stesso si dica per gli scontri in stile thailandese; ogni combattimento inizia con il rito del saluto tra i due avversari e il rispetto è uno dei valori che vengono premiati. I Tanaileuk dal baffo biricchino non sono guerrieri assetati di sangue o picchiatori di strada, al contrario ci vengono presentati dei discepoli buoni quanto devoti. Poi se non li fai incazzare ovviamente è meglio… (vedi figura sotto)
La muay thai viene qui presentata in maniera del tutto diversa da quella proposta dai film come Ong Bak, che l’hanno resa celebre in tutto il mondo. L’eleganza dello stile ha molte più attenzioni della sua brutalità così come i suoi praticanti che, nonostante l’aspetto decisamente esotico, sono mostrati privi di un’indole da picchiatore macho, quanto piuttosto quella di veri difensori.
Interessante l’attenzione data alla sfera del linguaggio; i dialoghi tra Giapponesi avvengono tutti in lingua originale, così come i pensieri di Yamada.
Questo è uno di quei film che ti rivedresti senza problemi, davvero una bella sorpresa!

domenica 15 luglio 2012

Il ringraziamento di Mani Tese di Finale Emilia

E' arrivato il ringraziamento da parte di Manitese di Finale Emilia per il materiale raccolto e consegnato ad inizio giugno da noi.

"Cari amici del Bocciodromo e Polisportiva Indipendente,

avete risposto al nostro appello prontamente, avete deciso d’intervenire immediatamente in soccorso dei tanti terremotati, per questo vi siamo infinitamente grati e riconoscenti.
Grazie di cuore perché il vostro contributo è davvero importante, grazie perché siete un punto fermo là dove le scosse sembravano non finire mai e tutto tremava. Avete portato una certezza nella vita di tante famiglie che hanno perso tutto.
Sapere che ci siete, sapere di poter contare su di voi in un momento buio come questo, da conforto a tanti bambini, uomini e donne che devono ricostruirsi una vita da capo. Sanno che voi siete al loro fianco, tra le macerie ogni giorno, a lavorare per ricominciare insieme, per guardare avanti verso un nuovo futuro.
Il terremoto si è preso tutto quello che molte famiglie avevano lasciandosi dietro un grande vuoto che voi state colmando con la vostra straordinaria solidarietà.
Solo con la vostra incredibile generosità, le numerose iniziative lanciate da Mani Tese in favore delle famiglie e soprattutto dei bambini colpiti dal terremoto, stanno diventando realtà.

Siete il motore vitale del progetto di Mani Tese: SOS Terremoto in Emilia.
Grazie per essere con noi in questo percorso.
Il vostro contributo significa davvero molto per le popolazioni terremotate dell’Emilia.

Con Amicizia,

Erica Rattotti
Raccolta fondi Mani Tese
Mail: raccoltafondi@manitese.it
Tel: 02 40 75 165"


Ricordiamo poi che la Uisp ha attivato una campagna di solidarietà con le realtà sportive dell'Emilia colpite dal terremoto intitolata "Senza campionato mai".

 "Senza Campionato Mai" è l'appello che nasce dagli organizzatori dei Mondiali Antirazzisti, in collaborazione con la UISP di Modena, per promuovere l'adozione di una squadra colpita dal terremoto. Infatti molte realtà rischiano di non poter più praticare l'attività sportiva a causa dei danni subiti da molte strutture e dall'utilizzo delle restanti per dare alloggio ai terremotati.
Per avere altre informazioni e capire come adottare una squadra visitate questo sito.