lunedì 11 ottobre 2010

la presentazione della squadra...




Giornale di Vicenza 06/09/10

FESTIVAL ANTI BASE. Presentata ieri la società al parco delle Fornaci
  Dai cortei ai dribbling No Dal Molin in campo
  Nicola Rezzara

Dai cortei in piazza ai dribbling sul rettangolo verde. I No Dal Molin hanno dato vita ad una squadra di calcio, l’Independiente, che giocherà dal prossimo ottobre nel campionato dilettantistico Aics. Ieri sera c'è stata la presentazione della neonata società sportiva (una polisportiva che per ora conta solo sul calcio a 11) al festival No Dal Molin al parco delle Fornaci, durante l'incontro “Rovesciamo lo sport: il calcio non è business ma bene comune” moderato da Ivan Grozni. «L'idea è nata durante un'assemblea al bocciodromo, realtà dove intendiamo mettere al centro lo sport - ha spiegato il presidente della società sportiva, Teo Molin Fop -. Intendiamo lo sport come opportunità di aggregazione, passione e rispetto per l'avversario, come rifiuto dello show e del business del calcio professionistico. E per questo alla fine delle partite proporremo il terzo tempo per stare insieme agli avversari».
«Non allenavo da vent’anni ma la passione di questi ragazzi mi ha convinto a tornare - ha detto l'allenatore Carlo Francesca, che ha anche spiegato la scelta del nome -. Nei primi anni del '900 in Argentina, nella città di Avellaneda, c'era la squadra del Banfield legata ad una fabbrica: ma ci potevano giocare solo gli impiegati. Così gli operai decisero di creare una squadra indipendente, che chiamarono appunto Independiente. E così anche a Vicenza c'è voglia di essere indipendenti da certi meccanismi del calcio».Al battesimo della nuova squadra dei No Dal Molin hanno partecipato anche i cugini padovani della polisportiva San Precario (legati alla galassia di Radio Sherwood) nata nel 2007 e Liberi Nantes, squadra di calcio di Roma composta da rifugiati politici.Unica in Italia, per ora, l'esperienza raccontata da Franz Peverieri, ex ultras della curva che sosteneva il Venezia di Maurizio Zamparini: «Dopo il fallimento del Venezia - ha raccontato - abbiamo deciso di creare una nuova società ad azionariato popolare. Si tratta di una scelta diffusa in Inghilterra. In Italia siamo i primi a dare vita a questo tipo di società. Dalla data di fondazione, lo scorso 30 giugno, il Venezia United ha quasi raggiunto quota mille soci»Oggi il festival prosegue alle 18.30 con il dibattito “Genova dieci anni dopo” e alle 21 con il concerto dei gruppi Il Buio e Thanks for Enquiry.

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