Concretamente l'idea è quella che ogni tappa di questo campionato si svolga in date importanti per la cultura thailandese. Un modo per mescolare e mantenere uniti gli aspetti più sportivi a quelli culturali. Infatti la tappa di Vicenza è stata dedicata a Nai Khanom Tom, la cui festa cade il 17 Marzo. Leggenda narra che nel 1767 fu fatto prigioniero dalle truppe d'invasione birmane. In Birmania fu chiamato a combattere contro il campione birmano di Lethwei per vedere quale arte fosse superiore. Nai Khanom Tom vinse questo incontro e il re birmano gli chiese di sfidare altri nove campioni birmani, che furono tutti sconfitti. In seguito a questo risultato il re decise di concedere la libertà a Nai Khanom Tom.
Dopo questa doverosa premessa storica, veniamo alla giornata di Vicenza. Erano presenti 7 palestre: Palestra Independiente di Vicenza, Wat Muay Thai Padova, Palestra Popolare Antirazzista Brescia, Palestra Popolare Tpo Bologna, Thai Gym Bologna, Muay Thai Imola e Popolare Macerata.
La caratteristica di questa manifestazione è che vede confrontarsi palestre non solo popolari e che, soprattutto, a differenza delle altre federazioni, la partecipazione non è riservata esclusivamente a palestre iscritte all'ente o federazione organizzatrice, in questo caso la Uisp. In questo modo esperienze non federate si possono confrontare anche con realtà federate e viceversa.
Ci sono stati 13 incontri di Muay Thai a contatto pieno, 11 maschili e 2 femminili. Il campionato è costruito in modo tale che ci sia principalmente spazio per l'ambito amatoriale, ossia per chi, con tutte le protezioni del caso, ha poca esperienza di incontri alle spalle e poi che ci siano degli incontri assimilabili alla classe C, quindi di livello tecnico più alto, riservati ad atleti più esperti. Per quanto riguarda la tappa vicentina, 11 match da 3 round da 2 minuti con le protezioni e 2 incontri “clou” senza paratibie e caschetto da 5 round da 2 minuti.
La quasi totalità di incontri amatoriali risponde all'idea di rendere sempre più accessibile il confronto sul ring e la giornata di Vicenza ha mostrato che con impegno e sacrificio tutti possono farcela. Vanno menzionate ad esempio Livia di Muay Thai Imola che a 41 anni ha sfidato Elisa di Vicenza di 33 anni oppure il derby over 35 tra Vicenza e Padova tra Efre e Fabio.
Tutti i match sono stati anticipati dal saluto di ogni atleta verso un piccolo altare per Nai Khanom Tom e dall'esecuzione della Ram Muay, l'antica danza dei guerrieri thai. Sono stati seguiti con attenzione dalle 200 persone presenti, che hanno creato un'atmosfera calda, soprattutto quando a salire sul ring erano atleti e atlete di casa.
Il momento clou della serata sono stati gli ultimi due match. Il primo tra Mattia Carmina di Thai Gym Bologna e Giacomo Nobile di Wat Muay Thai Padova. Il match di ottimo livello tecnico è stato vinto dall'atleta bolognese, ma ad infiammare il pubblico è stato l'ultimo incontro tra Enrico Asnicar della Palestra Independiente di Vicenza e Francesco Geluardi della Thai Gym Bologna. E' stato un match combattutissimo ed a tratti spettacolare, dove entrambi hanno dato tutto. Anche se il pubblico di casa sperava in una vittoria di Enrico, il verdetto dei giudici è stato di parità.
Al termine dei match, come nella migliore tradizione del terzo tempo del rugby, atleti, istruttori, giudici ed arbitro si sono seduti tutti a tavola per mangiare e bere assieme. Questo, a sottolineare che si possono praticare gli sport da combattimento a buon livello senza esclusione di colpi sul ring, ma all'interno di clima quasi familiare e di rispetto reciproco.
E Vicenza ha dimostrato che è possibile farlo col sorriso sulle labbra, nonostante la fatica e i colpi dati ed incassati.
Nessun commento:
Posta un commento