sabato 31 dicembre 2011

Un altro sport è necessario!

Primo incontro nazionale delle polisportive e delle palestre popolari.
ANCONA SABATO E DOMENICA 14-15 GENNAIO 2012


In questi ultimi anni abbiamo assistito al proliferare di associazioni sportive che, nate all’interno delle discussioni di movimento, si ripropongono, oggi, di costruire un’alternativa al modello dominante del fare ed essere sport.
Attualmente esistono polisportive e palestre autogestite che, attraverso la promozione delle discipline sportive, offrono non solo la possibilità a tutti e a tutte di poter praticare le discipline stesse ma anche un modo nuovo di viverle.
Siamo consapevoli che lo sport piace a tanti ma che pochi lo praticano con quei valori da cui dovrebbe essere ispirato: il riconoscere e il rispettare le differenze culturali o sessuali che siano; il vivere la competizione come uno stimolo e non come il fine ultimo; la lealtà con l’avversario e l’onestà per riportare lo sport fuori dalle logiche di mercato.
Credendo a tutto questo, molti di noi hanno dato vita a squadre di calcio che, in terza categoria, disputano campionati ufficiali della FIGC. Questo esperimento, nasce dalla scommessa di poter costruire la nostra alternativa, anche attraversando quegli spazi da cui si generano molte delle devianze presenti oggi nel calcio. Tante le contraddizioni che abbiamo sollevato e tante relazioni nuove sono sorte attorno alle nostre iniziative.
Soprattutto con la pratica del calcio ci siamo resi conto che anche i campi minori, ma forse soprattutto questi, sono lo specchio perfetto del nostro contesto sociale, per cui la nostra presenza diventa testimonianza di ciò che ci circonda e delle battaglie che stiamo portando avanti. Quanti striscioni abbiamo appeso lunghe le reti che rivendicano il diritto all’acqua pubblica piuttosto che la denuncia allo stato presente della crisi e ai suoi devastanti effetti? Per tutti noi lo sport è un bene comune da tutelare e da promuovere mettendo insieme tutti questi elementi perciò avvertiamo l’impellenza di condividere questi percorsi per renderli più forti e più uniti.
Abbiamo pensato di organizzare un primo appuntamento ad Ancona per unire lo stare insieme e quindi il confronto, con il momento del dibattito pubblico per presentare i nostri percorsi territoriali oltre che l’intervista realizzata da Ivan Grozny a Petrini. Abbiamo scelto di vederci in Ancona per continuare a solidarizzare con la Polisportiva Assata Shakur dopo gli ultimi avvenimenti di cui è stata colpita e con questa disputare un’amichevole prima dell’incontro.

Di seguito il programma:

SABATO 14/01/2012

Ore 15.30 - Triangolare di calcio tra l’ Assata Shakur , la rappresentativa delle Polisportive e Senegal - Camerun Ancona al campo di Candia

Ore 20.00 - Cena

Ore 21.30 - Dibattito pubblico con le realtà presenti e presentazione dell’intervista/documentario: “Carlo Petrini – UNA VITA IN DUE TEMPI” a cura di Ivan Grozny e Davide Sannazzaro.

DOMENICA 15/01/2012

Ore 10.00 - Riunione tra tutti i presenti per discutere e organizzare campagne comuni per il diritto allo sport ed altro…

Per informazioni telefonare

Alessio 320/1189555 - Teo 340/8453642

Per aderire all’iniziativa e per le questioni logistiche scrivere a assatashakurancona2001@gmail.com

Polisportiva Antirazzista Assata Shakur Ancona
Polisportiva Indipendente Vicenza
Polisportiva San Precario Padova
Palestra Cinque Elementi Padova
Palestra Popolare TPO Bologna
HSL Football Club Bologna
A.S.D. Equipo Popular Napoli
A.S. La Paz! Antirazzista Parma
Polisportiva Antirazzista Uppercut Alessandria

mercoledì 28 dicembre 2011

Torneo di Muay Thai



Domenica 18 dicembre il Bocciodromo ha ospitato il Polisportiva Independiente Day. E' stata una giornata interamente dedicata allo sport, allo sport praticato con passione, impegno e devozione per citare gli istruttori di Muay Thai. E' stata anche una giornata di incontro tra discipline diverse, infatti mentre in palestra si svolgeva il torneo di Muay Thai in open space avveniva una premiazione di motociclisti. Il torneo di Muay Thai non è stato solo un'occasione per vedere un po' di sani calci e pugni, ma è stato un'importante finestra sulla Thailandia e la sua cultura. Infatti al bar c'era una mostra sulla Thailandia, non tanto sulle spiagge e i paesaggi da favola, ma sulla Muay Thai, sulla natura e sulla cultura spirituale del paese. Le foto erano in vendita ad offerta libera per sostenere un progetto di costruzione di una palestra di Muay Thai nel nord-est del paese. Gli incontri sono stati alternati da esibizioni di danze thailandesi a cura della comunità thailandese di Vicenza. A sfidarsi sul tatami c'erano gli allievi della Scuola Muay Thai della Palestra "I Cinque Elementi" di Padova e per la nostra palestra Beppe Giunta. La giornata è stata suddivisa con incontri di tre livelli diversi: principianti, intermedio ed avanzato. In un'ottima cornice di pubblico per essere comunque una competizione amatoriale, Matteo, istruttore di entrambe le palestre, presentava la giornata e arbitrava gli incontri. Pur mantenendo sempre il rispetto reciproco, gli sfidanti non si sono risparmiati. La giuria era il pubblico. Il nostro Beppe, al suo primo incontro, sfruttando il fattore di giocare in casa, ha incassato sì qualche colpo da un avversario più esperto, ma non ha sfigurato, terminando l'incontro in parità. Non male come inizio. Ecco il video dell'incontro del nostro Beppe:


Buoni spunti dal livello intermedio e incontro molto equilibrato quello avanzato. Immancabile la musica che accompagna gli incontri, è stato dato molto spazio agli aspetti culturali legati alla disciplina, che ha visto ad esempio gli atleti cimentarsi nella danza tipica dei guerrieri thai. Prima dell'incontro avanzato ogni guerriero ha poi rivolto la tradizionale preghiera agli dei.
Alla fine vengono svolte le premiazioni, i premi erano magliette e cappellini, perchè l'importante era combattere e dare il meglio di sè e non ciò che era in palio.
La Muay Thai è una disciplina che sta prendendo molto piede in Italia e rischia di diventare "commerciale", ma ha un fascino che va oltre alla semplice esibizione di calci, pugni, gomitate e ginocchiate. Può sembrare più violenta di altre arti marziali, ma nasce come strumento di difesa degli antichi guerrieri thailandesi. Se volete immergervi in questa disciplina e negli aspetti filosofici che ci stanno dietro lunedì 9 gennaio riprendono i corsi di Muay Thai in palestra alle ore 19.30.

Di seguito un po' di foto dal torneo...


















giovedì 8 dicembre 2011

Burlesque



Da MERCOLEDI' 11 GENNAIO ogni MERCOLEDI' dalle ore 21.30 alle 23.30 parte il corso di Burlesque.

Il Burlesque è un tipo di ballo molto sensuale che si svela attraverso quel gioco di “vedo non vedo “ di veli e piume colorate che da più di 50 anni ha fatto impazzire intere generazioni.
Quello stesso ballo che ritroviamo nei saloon del Moulin Rouge di fine Ottocento e poi ancora ripreso nei favolosi anni '50, grazie alle sue abbondanti ballerine che hanno aggiunto a questo movimento un tono marcatamente ironico. Oggi affascina il pubblico maschile per la sua provocante sensualità ma anche quello femminile per la vena maliziosamente ironica che lo caratterizza.
L'11 Gennaio partirà un corso di Burlesque che unisce il gusto per lo stile Burlesque di Maria, prima ballerina B. Starlett del gruppo Sick Girl nel “The leggendary S.G. Burlesque Show”e le competenze tecniche maturate negli anni da Marta ballerina professionista di Danza classica che correggerà le posture là dove le stravaganze del Burlesque non lo concedono. Il corso si pone come obiettivo quello di tirar fuori da ogni donna la propria femminilità attraverso l'arte della seduzione, inseguendo quella vena meno popolare ma sicuramente più ambiziosa del Burlesque di fine Ottocento, che tende ad una lettura dello stile in chiave Vodvilliana.
La seduzione non è il fine unico del corso, ma il mezzo attraverso il quale poter imparare a utilizzare il proprio corpo come risorsa, non solo su di un palcoscenico, ma anche e sopratutto nella quotidianità. Il Burlesque è quindi posto come espediente per acquisire una padronanza del proprio corpo in modo naturale.

mercoledì 7 dicembre 2011

18 Dicembre: Polisportiva Independiente Day


Domenica 18 Dicembre sarà una giornata dedicata interamente alla Polisportiva Independiente e ai suoi progetti. Lo sport si impadronirà degli spazi del Bocciodromo. Ecco il programma:


ore 12.30 PRANZO DI AUTOFINANZIAMENTO DELLA POLISPORTIVA INDEPENDIENTE
Il costo del pranzo sarà di 12 euro e bisogna prenotarsi al 3408453642. Il menù uscirà a breve nei prossimi giorni. Questo pranzo è un'importante occasione per finanziare il progetto della Polisportiva, sia quindi ad esempio attrezzatura per la palestra, sia sostenere le spese della squadra. Abbiamo scelto di iniziare il pranzo proprio alle 12.30 per ricordare che a quell'ora la gente mangia e non va allo stadio per il lunch match.

ore 16-19 TORNEO DI MUAY THAI in PALESTRA
Muay Thai, ma anche cultura thailandese, con danze, mostra fotografica e muay Thai.


ore 17 Premiazioni annuali della LEGA MOTOCICLISMO UISP di VICENZA


a partire dalle ore 15 sarà possibile poi usufruire della sala massaggi con un massaggio gratuito di un quarto d'ora.


Vi aspettiamo per sostenere lo sport independiente!!

Ancora un omaggio a Socrates


una triste e profetica frase di Socrates "Voglio morire di domenica e con  il Corinthians campione"...


La "Democrazia Corintiana" scritto nella maglietta durante la dittatura in Brasile


a pugno chiuso...

Independiente-Arnold's A 2-2

L'independiente torna a fare punti in casa. Buona prestazione dell'Independiente che però lascia il rammarico in bocca per il doppio vantaggio svanito contro una squadra messa bene in classifica. All'inizio è l'Arnold's a fare la partita, i padroni di casa sono un po' in bambola e si rischia lo svantaggio in alcune occasioni, ma la difesa regge. Dopo alcune timide azioni offensive, "esterno" Gabriel sugli sviluppi di una punizione riesce a buttarla dentro e così l'Independiente si trova in vantaggio.
Nella ripresa c'è subito il raddoppio su rigore di Piero, ma l'euforia per il doppio vantaggio dura poco, perchè nel giro di cinque minuti gli ospiti rimontano e trovano il pareggio. Si va sul 2-2. La seconda metà della ripresa vede lanci lunghi e capovolgimenti di fronte, gli ospiti sono un pizzico più prudenti e l'independiente tenta di trovare il gol del vantaggio in contropiede. Piero, "15" Leoni hanno delle buone opportunità, ma sfumano sul più bello. Negli ultimi secondi probabilmente c'era un rigore per l'Independiente, ma l'arbitro non fischia. Finisce così in pareggio. Ora manca solo il recupero con il Colle Vigo Sovizzo per chiudere il girone d'andata.

Capoeira



DA MERCOLEDI' 11 GENNAIO parte il corso di CAPOEIRA PER PRINCIPIANTI

OGNI MERCOLEDI' 18.30-19.30
OGNI GIOVEDI' 19.00-20.30


in collaborazione con l'Associazione Beribazu


La Capoeira è un'arte marziale brasiliana, una forma di espressione corporale che coniuga in modo armonico arte,lotta, musica e sport.
L'arte della CAPOEIRA è una delle più alte espressioni folcloristiche ed artistiche del Brasile. Quest'antica lotta di liberazione, che deriva da una danza, in Brasile viene praticata da tutti, bambini, donne uomini e la si può vedere per le strade, negli spettacoli e nelle palestre.
La CAPOEIRA accompagnò il popolo brasiliano fin dalle sue più antiche origini. Nacque circa quattro secoli fa, (intorno al 1580), e la sua origine è nera, infatti gli schiavi africani bantù, deportati dai colonizzatori portoghesi in Brasile ed inizialmente nell'area di Bahia, portarono con sé i loro rituali e la loro cultura, e tra questi, la "danza della zebra" ed un particolare strumento monocorde, il "Berimbau", diventato ormai un simbolo del Brasile, il cui suono fa vibrare di emozione il cuore di ogni brasiliano e dei "capoeiristas" in particolare.
Questi schiavi africani originari dell'Angola e del Congo, venivano impiegati come mano d'opera in lavori massacranti nelle piantagioni di canna da zucchero; al termine delle loro giornate si riunivano e ripercorrevano con la memoria il loro passato di libertà con i canti, le danze, le musiche ed i rituali: tra questi uno diventò "Capoeira", una particolare forma di autodifesa e di lotta mascherata sotto forma di rituale e mimica.
Molti schiavi in questo modo riuscirono a difendersi dai soprusi e dalle frustate dei coloni europei, ad eliminare i sorveglianti bianchi che li vessavano ed a fuggire nelle foreste dell'interno del Brasile, costruendo in esse dei villaggi detti "Quilombos" (pron.Chilòmbos), in cui ricominciare a vivere secondo le loro abitudini e liberi da persecuzioni disumane.
Il termine stresso di CAPOEIRA riassume questa origine: per i brasiliani "capoeira" è un simbolo, ha un significato di lotta di liberazione dalla schiavitù, perché deriva dal nome del luogo in cui quest'arte ha avuto origine: il luogo di lavoro e la prateria in cui gli schiavi fuggivano erano "capoeira".
Infatti per non incorrere nelle punizioni dei padroni bianchi, (dato che agli schiavi era proibita qualunque forma di combattimento diretto o comunque qualunque attività che potesse sembrare potenzialmente pericolosa per l'egemonia dei conquistatori), gli schiavi praticarono questa forma di lotta o lontano dai loro occhi, di nascosto, oppure di fronte a loro, ma mascherandola sotto forma di rituale, di danza mimica acrobatica, con movimenti lenti ad incastro, al ritmo pacato di particolari strumenti tribali ed accompagnandola con canti, nenie e ritornelli spesso nella loro lingua (o dialetto) originale africano, incomprensibile quindi per i portoghesi.





Per chi pensa che la Capoeira sia un'arte marziale debole o scarsa..

lunedì 5 dicembre 2011

Ciao Socrates!

Colpi di tacco, politica e medicina. La rivoluzione permanente di Socrates

La passione per John Lennon e Che Guevara, la battaglia contro la dittatura brasiliana e la passione per fumo e alcol 

È bene per prima cosa sapere che il Brasile è un Paese pieno di gente con nomi assurdi. Per dire, Julio Cesar da Silva, non il portiere dell'Inter ma il difensore centrale della Juventus dei primi anni 90, ha un fratello che si chiama Napoleone Bonaparte da Silva, perché il loro padre aveva una passione per gli imperatori. Dal punto di vista anagrafico, c'è una coerenza che si ritrova nella famiglia di Socrates, i cui fratelli si chiamano Sostenes e Sofocles (oltre a Rai, altro ex nazionale brasiliano).
La qual cosa, spiegava Socrates stesso, gli cambiò non poco la vita. Il padre infatti veniva da famiglia poverissima ed era un autodidatta che si riempì la casa di libri. E il fatto di essere impegnato a diventare un giocatore di fama mondiale e di studiare Medicina non impedì a Socrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, morto domenica mattina a 57 anni, di leggere Platone, Machiavelli e Hobbes per poi impegnarsi in politica. E fu forse in omaggio al realismo in politica che nel 1964, anno del golpe militare in Brasile, il padre di Socrates prese da uno degli scaffali della biblioteca un libro sui bolscevichi e lo bruciò, probabilmente per evitare guai a sé e alla sua famiglia. Prudenza comprensibile, ma con un effetto collaterale: che fece diventare definitivamente Socrates di sinistra.
Tutto questo, e molto altro, il Doutor ha raccontato ad Alex Bellos in Futebol (Baldini Castoldi Dalai editore, 2003), splendido viaggio nel calcio brasiliano che si chiude proprio con una lunga intervista al capitano del Brasile ai Mondiali 1982 e '86: «Ho dovuto diventare un bravo giocatore per necessità. Per prima cosa sono un tipo impaziente (...). Secondo, più irraggiungibili sembrano le mete, più ci si sente stimolati. Giocavo a calcio, ma stavo anche per diventare medico. Da me si aspettavano che fossi il più ingegnoso di tutti. Se non avessi studiato Medicina sarei stato un giocatore più limitato». Basterebbero davvero queste poche righe a dare l'idea dell'eccezionalità del personaggio, ma Socrates è stato davvero molto di più.Il Corinthinas in campo con i numeri e la scritta «Democracia» a rovescio per protesta contro la dittatura. Socrates ha il numero 8 (dal libro «Futebol» di Alex Bellos)
Come ricorda Bellos, nel 1982 il Corinthians di San Paolo vinse il campionato statale con la parola «Democracia» stampata sulle magliette. Una vittoria che, per Socrates, fu «probabilmente il momento più perfetto della mia vita, e sono sicuro che lo è stato anche per il 95% degli altri». Era il punto di arrivo di una battaglia iniziata 4 anni prima, con la «Democrazia corinthiana» (la Grecia, ancora), cioè il tentativo di trasformare una squadra di calcio da sistema fondamentalmente gerarchico a cellula socialista in cui le decisioni grandi e piccole venivano prese all'unanimità. Si partiva dall'orario dei pasti («venivano proposte tre soluzioni diverse che poi dovevano essere votate. E si accettava la scelta della maggioranza. Non emersero mai problemi») e si finiva col ritiro, considerato da Socrates l'estensione dell'autoritarismo della dittatura alla quotidianità di una squadra di calcio: «Il fine ultimo della concentração è di umiliare le persone. È come dire: "Tu non vali niente, sei un irresponsabile, devi essere tenuto sotto sorveglianza". È una cosa stupida. Tanto più uno sta bene, tanto più uno gioca bene».
Nel calcio blindato di oggi, questa può essere un'utopia che strappa un sorriso. Ma sotto una dittatura sudamericana (per quanto non dura come quelle argentina o cilena), il significato simbolico fu tutt'altro che trascurabile. Tant'è vero che nel novembre 1982 il Corinthians scese in campo con la scritta «Il 15 andate a votare» per le elezioni che avrebbero segnato un primo passo verso la democratizzazione del Paese. Due anni dopo, racconta sempre Bellos, Socrates parlò davanti a un milione e mezzo di persone, promettendo che sarebbe rimasto in Brasile se fosse passato un emendamento costituzionale che ristabilisse libere elezioni presidenziali. Non passò. E Socrates andò alla Fiorentina.
Com'è noto, la sua avventura italiana non fu entusiasmante, e probabilmente c'entra anche il fatto che il fumo e l'alcol non sparirono mai dalle sue abitudini: «Ho provato a smettere cinquantamila volte. Ho provato anche oggi, ma ho resistito fino alle 11 del mattino. L'unico quesito filosofico che mi pongo è: «Perché mai dovrei cercare di fingermi diverso da come sono?"».
Non lo fece mai, in effetti. Non nascose le sue passioni per John Lennon e Che Guevara, ma nemmeno le sue convinzioni sul calcio contemporaneo: era l'evoluzione atletica del calcio (che per lui era probabilmente un'esasperazione) ad aver intasato gli spazi del campo: «Tutti gli sport hanno adattato le loro regole allo sviluppo fisico umano, ma il calcio non l'ha mai fatto». Perciò la soluzione per ricominciare a vedere del calcio divertente era una sola: ridurre le squadre a nove calciatori: «Per consentire ai giocatori di sfruttare maggiormente le loro abilità tecniche, è necessario compensare l'evoluzione fisica degli atleti».
Affascinante, certo, ma anche bizzarra teoria, questa di Socrates. D'altronde, parliamo di un uomo entrato nella storia del calcio per i suoi colpi di tacco, cioè l'espediente appunto più affascinante e bizzarro che un calciatore (oltretutto alto 1,92) abbia a disposizione. Si potrebbe osservare che - come infatti pensarono in molti durante la sua non fortunata parentesi italiana - si trattava di orpelli superflui in assenza di ben altra sostanza, e infatti il suo Brasile non vinse mai nulla. Ma chi ha visto giocare quella squadra - esattamente come l'Olanda di Cruijff - la porta nel cuore per sempre, a dispetto del fatto che né l'una né l'altra abbiano mai vinto alcunché. È alquanto probabile che questa fosse tra le cose di cui Socrates sia andato più fiero. Adeus, Doutor
di Tommaso Pellizzari

 

 

mercoledì 23 novembre 2011

Giovedì 24 inizia il corso di breakdance



GIOVEDI' 24 NOVEMBRE 2011 ore 19-20.30
LEZIONE DI PROVA di BREAKDANCE

Palestra Independiente e Fameja Crew organizzano un corso di Breakdance al Bocciodromo. Il corso si svolgerà ogni giovedì dalle 19 alle 20.30 e sarà tenuto da Rambo, breaker della Fameja Crew ed istruttore. E' un corso su una disciplina della cultura hip hop. C'è chi la chiama danza e chi la chiama ballo. Si sviluppa nei ghetti americani e si è rapidamente diffusa in tutto il mondo.
Vi aspettiamo!

Independiente-Altavilla 2-1


1 anno, 1 mese e 15 giorni. Questo è il tempo che l'Independiente ci ha messo per vincere la prima partita in casa della sua storia. Finalmente un tabù è caduto. Tante volte è stata sfiorata ed accarezzata, finalmente si è concretizzata. Vittoria meritatissima, perchè onestamente l'Altavilla non si è mai visto in campo. La partita inizia con la foto di tutta la squadra con lo striscione di vicinanza alla Polisportiva Assata Shakur di Ancona per i clamorosi attacchi ricevuti all'inizio del mese.
La partita è stata dominata dall'Independiente che ha interpretato bene la partita. Ha condotto il gioco e ha trovato il vantaggio con Dennis. Pochi minuti dopo arriva il primo gol stagionale di Valleluja, che con un tiro a sorpresa sorprende portiere avversario e pubblico sugli spalti, che non crede ai propri occhi. E' un 2-0 secco. E' un risultato che viene legittimato con altre occasioni fallite.
Nel secondo tempo il ritmo cala un po', l'Altavilla non si rende pericolosa, l'Independiente cerca il terzo gol con delle belle azioni in velocità sulla fascia, ma sfuma sempre all'ultimo la finalizzazione. Ci prova Fatmir, ma Salif decide di pararla sulla linea, ci prova ancora Salif, ci sarebbe anche il terzo gol, ma viene annullato per fuorigioco. Sul capovolgimento di fronte l'Altavilla accorcia le distanze. Dopo aver dominato tutta la partita, gli ultimi minuti sono di sofferenza pura, ma poi arriva il triplice fischio finale. La giornata si chiude con il tuffo sotto la curva di tutta la squadra.
In questa giornata, che riscatta la prestazione di Castello di Arzignano, c'è da fare un grandissimo ringraziamento per il lavoro svolto da Olol in panchina. Si è assunto questa responsabilità l'anno scorso in un momento molto delicato per la squadra, togliendosi delle belle soddisfazioni. Ora lascia il posto ad Alfonso, che ha accettato questa sfida, ma rimane uno dei punti cardine del progetto independiente.

martedì 22 novembre 2011

Breakdance



CORSO DI BREAKDANCE
OGNI GIOVEDI' ore 19.00-20.30

ISTRUTTORE
RAMBO from FAMEJA CREW
http://www.famejacrew.com/officialsite/index.php/bboy-rambo
NOME D'ARTE: Peppe Rambo
NOME E COGNOME: Giuseppe Barbiera
DATA DI NASCITA: 10.08.1988
CHI O COSA E': Un ragazzo di origini siciliane, ex praticante di arti marziali, quale il taekwondo per ben 9 anni. Ora un bboy dal 2003. Specializzato in powermove old school originali (nel limite del possibile), abbastanza completo ed aggressivo. Per ora lavora presso un corriere che trasporta pezzi di ricambio per le automobili.
MUSICA: Hip Hop '90, Old school Rap, Underground Rap, East Coast Rap, Latin Rap (Cypress Hill), Funk, Rare Groves & Alternative metal (System of a Down).
ARTISTI PREFERITI: Bruce Lee, Will Smith, Michael Jackson, Mike Tyson e B-real dei Cypress Hill.
FILM PREFERITI: Saw l'enigmista, ninja assasin, l'ultimo samurai.
HOBBIES: Comics, Fotografia e montaggio video.
CIBO PREFERITO: Pizza, kebab, pasta al forno, panino con la milza e arancini siciliani.
FATTI CURIOSI: alla sola età di 3 anni arrampicandosi su un termosifone salì sul davanzale di un appartamento al quinto piano di un condominio, restando seduto con le gambe pendenti nel vuoto per circa mezz'ora.

FAMEJA CREW
Nasce l'11 aprile 2009 unita da una forte voglia di crescere professionalmente e artisticamente, arricchita da un forte spirito di divertimento.
È un gruppo che si dedica alla breakdance, vero nome b-boying o breaking, una disciplina di ballo della cultura hip hop sviluppata dalle comunità giovanili afro-americane e latinoamericane del Bronx fin dal 1968. A partire dagli anni ottanta il b-boying si è diffuso in tutto il mondo, evolvendo la sua tecnica con mosse sempre più spettacolari, e associando la sua pratica ad un vero e proprio stile di vita, di stampo Hip Hop.
Dieci sono i membri che rappresentano la "Fameja", dieci "fratelli", diversi e complementari tra loro.
Hanno scelto per loro un nome dialettale, "The Fameja Crew", rappresentativo del Veneto (loro zona di origine), sinonimo della loro forte unione, quale quella di una solida famiglia.
Numerosi sono gli eventi, le manifestazioni e le gare nelle quali The Fameja si è fatta notare e distinguere dagli altri gruppi.
Famejacrew.com è un'occasione in più per portare alla luce la libertà di espressione di questi ragazzi.


Altri video sulla Fameja Crew in action li potete trovare sul loro canale di youtube:
http://www.youtube.com/user/thefamejacrew?blend=8&ob=video-mustangbase

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SABATO 4 FEBBRAIO 2012 @ PALESTRA INDEPENDIENTE
"Just Passion Not Fashion" powered by Fameja Crew

Battle 2v2 beginner & Open


I vincitori del contest beginner


Ecco un po' di video della giornata:






sabato 19 novembre 2011

Domenica dopo la partita il QUARTO TEMPO

Domenica importantissimo match per la Polisportiva Independiente. C'è un'importante sfida con l'Altavilla Amatori. Appuntamento per tutti alle 15.30 al campo di via Baracca ai Ferrovieri. La giornata dell'Independiente prosegue poi al Bocciodromo. Ci sarà il concerto di un gruppo garage punk direttamente da Berlino. Infatti si esibiranno dal palco del Bocciodromo i JIMMY TRASH AND THE GUNPOWDER TEMPLE OF HEAVEN.
La serata che inizia alle ore 18 è organizzata dalla Butter Beans. A seguire dopo il concerto ci sarà un dj set di Fred.
Vi aspettiamo prima al campo e poi al Bocciodromo!!!

Castello-Independiente 2-1

L'inviato speciale non era presente in quel di Castello di Arzignano e può solo riferire che è stata una figuraccia per l'Independiente non tanto per il risultato, perchè la sconfitta, anche se in malo modo, fa parte del calcio, ma per come è stata vissuta la partita. Guardiamo avanti alla prossima partita...

venerdì 18 novembre 2011

Raccolta video Polisportiva Independiente

Ecco la galleria video della Polisportiva Independiente. In un'unica pagina in aggiornamento tutti i video che riguardano la polisportiva nella sua interezza, sia le "gesta sportive", sia le iniziative in generale promosse sul tema del razzismo.

Dimostrazione di Muay Thai antica durante "Muay Thai Release Day" del 07/12/2013 


Il Muay Thai Release Day del 07/12/2013


STAGE CON SUDSAKORN SOR KLINMEE 26/09/2013
Un po' di video







Sport alla Rovescia - Intervento di Max Gallob sulla riunione delle polisportive antirazziste e palestre popolari


Independent Day 08/09/12 - Intervista a Teo Molin Fop che spiega le campagne che la Polisportiva Independiente vuole portare avanti nella nuova stagione


Senza campionato mai - il video di presentazione della campagna a sostegno delle società sportive colpite dal terremoto in Emilia


Muay Thai Meeting Uisp a Sherwood Festival a Padova 01/07/12


Vicenza Gioco Anch'io Cup 13/05/12 - Le premiazioni delle squadre partecipanti


Gioco Anch'io Cup a Padova  21/04/12 - L'esordio del Welcome Team Vicenza nel torneo non competitivo organizzato dalla Polisportiva San Precario


Muay Thai Festival Mestre 17/03/12 - Incontro di Beppe Giunta contro Alex Rizzo di Belluno


Independente Day 18/12/11: Primo combattimento Muay Thai di Beppe Giunta della Palestra Independiente


Fare Action Week 2011 - Intervista ad Aziz del Burkina Faso al termine dell'amichevole Independiente-Burkina Faso


Independiente-Sporting 04 2-3, la sintesi


Triangolare multietnico a Campo Marzo ottobre 2011


Alerta Cup a Marghera Giugno 2011 - I festeggiamenti al Cso Rivolta


Longobarda-Independiente 2-3, la curva di casa canta, ma sono gli ospiti ad esultare


Il coro cantato in tutti i campi della città e provincia



La prima intervista di presentazione del progetto "Polisportiva Independiente" a Teo Molin Fop e Carlo Francesca [ottobre 2010]

mercoledì 9 novembre 2011

Venerdì riprende il corso di Tango Argentino

Dopo l'esibizione di venerdì 4 novembre di Tango Argentino durante la Jam Session Jazz al Bocciodromo, riprende venerdì 11 novembre il corso di Tango Argentino all'interno della Palestra Independiente.
Ricordiamo gli orari:
Venerdì ore 20.30-22: principianti
ore 22-23.30: intermedi

Independiente-Sovizzo Colle

La partita Independiente-Sovizzo Colle non è stata disputata per impraticabilità del campo a causa della pioggia battente. Non è stata ancora fissata la data del recupero. Avevamo preparato lo striscione di solidarietà alla Polisportiva Assata Shakur, ma non avendo giocato non l'abbiamo esposto. Sarà per la prossima volta...

venerdì 4 novembre 2011

Siamo tutti/e Assata Shakur

Prendiamo posizione anche noi nei confronti del vergognoso attacco che sta subendo la "Polisportiva Antirazzista Assata Shakur" di Ancona. Di seguito mettiamo il nostro comunicato, ma prima facciamo un attimo di punto della situazione e di raccolta di link sulla vicenda.

Cosa è successo?
La "Polisportiva Assata Shakur" è un'esperienza di calcio antirazzista che esiste da 10 anni ad Ancona. Dopo numerose iniziative, quest'anno si iscrive al campionato di Terza Categoria. Alessio, un dirigente, domenica sta assistendo alla partita della squadra e viene arrestato dalla Questura di Ancona per violazione del Daspo. Stiamo parlando di una partita di Terza Categoria a cui sta assistendo da dirigente!! Rimane in carcere due giorni e poi liberato.
E' notizia di ieri che la squadra viene sospesa dal campionato di Terza Categoria perchè nel nome è presente il nominativo di una "terrorista" iscritta nelle liste nere del FBI nel 2005. Assata Shakur, per chi non lo sapesse, è stata un'attivista delle Black Panthers, accusata di un'omicidio di un poliziotto, di cui non esistono prove. Attualmente ha quasi 70 anni e vive a Cuba. Non ci sembra certo una terrorista...

Ora di seguito il nostro comunicato e poi una serie di link per capire meglio la vicenda


La notizia della sospensione della Polisportiva Assata Shakur di Ancona dal campionato FIGC di Terza Categoria, perché il nome richiama una «terrorista» iscritta nella lista nera della FBI ci lascia completamente alibiti. Pensavamo che il peggio l'avessimo raggiunto con il ridicolo e vergognoso arresto di Alessio, presidente della Polisportiva, avvenuto domenica scorsa per violazione del Daspo, ma purtroppo ci sbagliavamo. E' stato un provvedimento illegittimo da parte della Questura anconetana, che aveva un chiaro tentativo intimidatorio.
La «Polisportiva Antirazzista Assata Shakur» infatti è una realtà sportiva importante, radicata nel territorio, molto attiva nella costruzione di un calcio diverso, un calcio come ponte tra culture, come occasione di inclusione sociale, che esiste da dieci anni.
Probabilmente il successo di un'esperienza che dai campionati amatoriali entra nel campionato di Terza Categoria ha dato fastidio a chi intende invece il calcio come un business e un luogo dove spartirsi fette di potere e denaro.
Invitiamo la Figc delle Marche ad informarsi bene su chi sia la persona di Assata Shakur, da sempre impegnata per il riconoscimento dei diritti degli afroamericani, e la invitiamo ad essere più incisiva nei confronti dei vari mali del calcio, ossia la corruzione e le partite truccate a tutti i livelli compresi quelli dilettanti, il doping e il razzismo nei campi di gioco.
Assistiamo ogni anno a scandali legati alle scommesse, la credibilità di questo sport ormai è ai minimi, andare allo stadio tra tornelli, divieti e tessere del tifoso è diventato un'impresa. Questi sono le vere questioni da radiare. Esprimiamo la massima solidarietà alla Polisportiva Assata Shakur e chiediamo la sua immediata riammissione al campionato di Terza Categoria. Nel frattempo, per tenere in allenamento i giocatori della Assata Shakur, invitiamo la squadra anconetana a un'amichevole da giocare qui a Vicenza.

POLISPORTIVA INDEPENDIENTE VICENZA

Articolo del Resto del Carlino
http://www.sportpeople.net/vietato-giocare-squadra-ha-nome-di-una-terrorista.html

Comunicato della Polisportiva Assata Shakur in seguito all'arresto di Alessio
http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Alessio-libero-subito/9830

mercoledì 2 novembre 2011

Divisi nemmeno dal colore delle maglie...



Al terzo tentativo Independiente-Burkina Faso è stata giocata. La nebbia ha tentato di realizzare il terzo rinvio consecutivo, ma questa volta si è riusciti a scendere in campo. Questa amichevole è una delle tantissime iniziative che sono state organizzate in tutta Europa all'interno della Settimana d'Azione contro il razzismo nel calcio promosso dalla FARE (Football Against Racism in Europe). Abbiamo avuto il piacere di giocare con una formazione speciale e di buon livello, ossia la squadra di calcio dell'Associazione Giovanile del Burkina Faso del Vicentino. Questa squadra ha già partecipato (e vinto) a un  nostro torneo non competitivo due anni fa e quest'estate ha partecipato ai Mondiali Antirazzisti in provincia di Modena. Dopo un discorso iniziale negli spogliatoi e la foto di rito delle due squadre assieme dietro allo striscione "chi ama il calcio odia il razzismo", la partita può iniziare diretta da un improvvisato arbitro Tommy Bolo.
Gli spettatori presenti, nonostante il freddo, sono rimasti subito disorientati dal fatto che, per un errore di lavanderia, sia l'Independiente che il Burkina Faso avevano la maglia gialla. Un adesivo, anni fa, della FARE diceva "divisi solo dal colore delle maglie", noi ieri siamo riusciti a fare meglio, visto che non eravamo divisi nemmeno da quello. Tra la nebbia e tutti i giocatori con la maglia gialla è stato difficile seguire la partita, anche se è stata subito una partita vera per la voglia di ben figurare di entrambe le squadre.
In queste occasioni il lato tecnico della partita è poco importante, comunque bisogna dire che sia il Burkina che l'Independiente hanno creato belle azioni, però è solo il Burkina a trovare il gol nel primo tempo.
Nel secondo tempo a causa di qualche infortunio è costretto ad andare in porta Mister Olol Jackson, che in alcune occasioni ha dimostrato di non aver perso la stoffa del portiere, tranne in occasione del secondo gol del Burkina Faso. Come al solito sul 2-0 per gli avversari si sveglia l'Independiente che prima accorcia le distanze con Dennis e poi sfiora il gol del pareggio in più occasioni. L'arbitro fischia la fine e manda tutti sotto la doccia. Al di là del risultato, oggi ha vinto lo sport e la lotta contro il razzismo.






sabato 29 ottobre 2011

Gambugliano-Independiente 1-1

E' un piacere scrivere il resoconto della partita di oggi. Se si guardano i freddi numeri, l'Independiente è tra le ultime posizioni e ha raccolto solo due punti e oggi ha solo pareggiato. Se invece si erano presenti al campo di Gambugliano (tiratina d'orecchia ai tifosi, presenti solo in una decina...), si è potuto assistere a una gran partita dell'Independiente. Il Gambugliano 85 è una squadra tosta. Campione provinciale due anni fa, finali nazionali aics a maggio è composta quasi esclusivamente da giocatori che hanno giocato in categoria e si vede sia dal punto di vista dell'organizzazione di gioco, ma sia anche per l'eccessiva foga ed agonismo che ci mettono per essere in un campionato amatoriale. Ne viene fuori una partita rognosa, dura, con falli duri, non me ne vogliano la sezione girls della tifoseria, in poche parole "maschia". Tuttavia non è stata una partita scorretta, nè cattiva. Il Gambugliano conduce subito la partita e trova il gol del vantaggio su punizione. Probabilmente fanno l'errore di pensare già di aver vinto e di trovarsi di fronte a una partita facile e questo permette all'Independiente di riprendere terreno. La loro difesa è attenta, ma piano piano si conquista terreno, Salif e Dennis con un po' di dribbling ed accellerazioni, fanno capire agli avversari che non sarà facile per loro.
Nel secondo tempo l'Independiente si merita pienamente il pareggio giocando una gran partita e dopo alcune occasioni è Lorenz a trovare il gol del pareggio con una punizione perfetta, nata su un fallo a Salif che si era bevuto metà squadra avversaria. Pur meritando, comunque si soffre, il Gambugliano si rende pericoloso in alcune situazioni, si soffre fino alla fine e arriva il fischio finale.
Grande prestazione della squadra che dimostra che se ci si mette la testa si possono far belle partite... ora manca solo la prima vittoria....

domenica 23 ottobre 2011

Independiente-Burkina Faso


 Martedì 25 ottobre alle ore 20.45 al campo comunale di via Baracca c'è un importante appuntamento contro il razzismo. Come Polisportiva Independiente abbiamo deciso di aderire alla settimana d'azione europea contro il razzismo nel calcio promossa dall'organizzazione FARE (Football Against Racism in Europe). In tutta europa dal 12 al 25 ottobre vengono promosse iniziative a vari livelli (tifoseria o squadre di calcio) incentrate sul tema del razzismo e dell'omofobia. In Italia ad esempio hanno organizzato delle iniziative la Polisportiva San Precario o i Rude Boys Sampdoria. In alcune partite di Champion's ed Europa League sono stati letti dei messaggi o esposti degli striscioni prima dell'inizio del calcio d'inizio.
Noi a Vicenza abbiamo deciso di organizzare una partita amichevole con la squadra del Burkina Faso di Vicenza. Li conosciamo bene, perchè li abbiamo già invitati a giocare a un torneo non competitivo, che tra l'altro vinsero e poi siamo contenti di dividere il campo con loro, che hanno recentemente partecipato ai Mondiali Antirazzisti di Modena quest'estate.
Alla luce anche dell'episodio che ci è capitato la settimana scorsa, è evidente che c'è molto da lavorare per espellere il razzismo dal calcio. Avvengono troppo spesso episodi di insulti razzisti nei campi nei confronti dei migranti, abbiamo assistito a tristi spettacoli negli stadi italiani ed esiste un grosso ostruzionismo a livello di Figc nel dare la possibilità di giocare a calcio ai migranti. Questo rappresenta un forte paradosso soprattutto nei nostri territori, dove alcune società della provincia, senza ragazzi migranti (che in realtà sono italiani, perchè nati in Italia, ma nati da genitori stranieri), non riuscirebbero a costruire le squadre giovanili. Martedì sera non importa il risultato sul campo, perchè a vincere sarà la lotta contro il razzismo.

Independiente-Sporting 04 2-3

La maledizione casalinga continua. Gli spettatori, anche oggi numerosi, non si saranno sicuramente annoiati soprattutto nel secondo tempo, ma a sorridere sono solo gli ospiti. La cronaca della partita è molto semplice. A metà primo tempo lo Sporting si trova sul 2-0 poi scompare dal campo. Sfrutta benissimo le due occasioni da gol e poi piano piano è l'Independiente ha prendere in mano le redini del gioco, arrivando ad accorciare le distanze con una bella azione di Dennis. Il secondo tempo è solo di marca independiente alla ricerca del pareggio. A dire la verità non ci sono occasioni clamorose, però si gioca solo nella metà campo dello Sporting. Dopo un'occasione di Jack e un tiro mancato di Lorenz arriva il meritato pareggio di Dennis che insacca la sua personale doppietta. Risultato meritato per quello espresso in campo, peccato che si risveglia lo Sporting che prima sbaglia un rigore e poi all'ultimo secondo da palla inattiva e sulla solita dormita difensiva dell'Independiente trova il gol della vittoria. 

venerdì 21 ottobre 2011

Rinvio Independiente-Burkina Faso

La partita amichevole Independiente-Burkina Faso è stata rinviata a causa del maltempo a MARTEDI' 25 OTTOBRE 2011 sempre con calcio d'inizio ore 20.45 presso il campo comunale di via Baracca

mercoledì 19 ottobre 2011

rassegna stampa su Tecnofit-Independiente

ecco una rassegna stampa sui fatti di Tecnofit-Independiente

Dal Giornale di Vicenza del 16/10/11

TRISSINO/1. Il caso dei ragazzi di colore di Independiente eTecnofit

Giocatori africani offesi in campo
«Ormai è regola»

sabato 15 ottobre 2011

Con il razzismo non si gioca!

Questa sera durante la partita del campionato amatoriale Aics di calcio a 11 Tecnofit-Polisportiva Independiente è successo un brutto episodio di razzismo. Probabilmente e purtroppo uno dei tanti che avvengono nei campi di provincia della nostra regione, ma noi come Polisportiva Independiente non l'abbiamo tollerato e abbiamo deciso di abbandonare il campo. Non accettiamo di giocare con il razzismo: la partita e il risultato passano in secondo piano di fronte a ciò. Sul risultato di pareggio di 1-1 a secondo tempo inoltrato un giocatore del Tecnofit fa un fallaccio nei confronti di un nostro giocatore ghanese e viene giustamente espulso dall'arbitro. Non contento del gioco scorretto, parte un insulto razzista "negro di m...". Visto che l'arbitro non prende provvedimenti, decidiamo di uscire dal campo, perchè non si possono più accettare questi episodi. Anche se si è trattato di un episodio isolato di discriminazione, troppe volte dagli spalti o in campo balzano alla cronaca ululati o insulti per il colore della pelle. Troppe volte si è tentato di minimizzare oppure di far finta di non sentire o vedere. Troppe volte questo problema viene sottovalutato oppure negato, come nel recente caso estivo dell'allenatore del Verona Mandorlini. Anche se da un campo amatoriale di provincia, abbiamo voluto lanciare un segnale che possa aprire una riflessione seria sul tema del razzismo nel calcio e nello sport in generale. Bisogna avere il coraggio di ammettere che purtroppo è ben presente e che bisogna cominciare a prendere provvedimenti seri se si vuole combatterlo seriamente.
Ironia della sorte vuole che questo triste episodio cada proprio durante la settimana europea contro il razzismo nel calcio e a pochi giorni dalla partita Polisportiva Independiente-Burkina Faso, amichevole che abbiamo organizzato giovedì 20 ottobre alle ore 20.45 a Vicenza al campo comunale di via Baracca. Alla luce di quanto è successo stasera, diventa ancora più fondamentale essere tutti presenti giovedì sera per dimostrare che esiste un altro modo di vivere il calcio, libero dal razzismo e dall'ignoranza.

POLISPORTIVA INDEPENDIENTE

sabato 8 ottobre 2011

Ginnastica contro la Crisi



La Palestra Independiente promuove un'iniziativa di promozione dello sport per il quartiere dei Ferrovieri e non solo. Organizziamo dei corsi di Ginnastica per la Terza Età e propedeutica per bambini a prezzi accessibili. E' un nostro piccolo contributo per cercare di combattere la crisi attraverso lo sport.

GINNASTICA PROPEDEUTICA
LUNEDI' e MERCOLEDI' ore 16.45-17.45
adatta per i bambini dai 4 anni in su

GINNASTICA PER LA TERZA ETA'
ogni LUNEDI' dalle 9.45 alle 11.15
in collaborazione con il Comune di Vicenza, assessorato allo Sport, Circoscrizione 7
Informazioni per partecipare:
- versare la quota di iscrizione di 15,00 euro annui alla società sportiva comprensiva dell'assicurazione
- dotarsi di certificato di buona salute
- quota mensile di 13,00 euro

un commento sulla giornata di Campo Marzo

lunedì 3 ottobre 2011

Dai un calcio alla paura e al razzismo



La Polisportiva Independente è scesa in campo e non solo metaforicamente ieri pomeriggio insieme a tanti altri soggetti di questa città a Campo Marzo. Ultimamente la stampa locale e i partiti della destra stanno costruendo l'emergenza sicurezza su Campo Marzo per alimentare la paura e la loro campagna elettorale. Non si può negare che Campo Marzo non presenti delle problematiche legate allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il punto è che il problema non si risolve con le telecamere e i presidi delle forze dell'ordine, ma lavorando per rivitalizzare tutta l'enorme area verde di Campo Marzo davanti alla Stazione. Insieme ad un variegato gruppo di associazioni abbiamo costruito una giornata per vincere la paura e il nostro contributo è stato quello di organizzare una partita di calcio multietnica. I nostri giocatori africani hanno costruito per l'occasione il "No Racism All Stars" e da copione alle 15 doveva partire l'amichevole sul prato di Campo Marzo. In realtà è bastato delimitare il campo con i conetti e tirare fuori due palloni e si è subito creato un gruppo che ha cominciato a passarsi la palla e a giocare. Il progetto iniziale viene stravolto e l'amichevole diventa un triangolare con la formazione di una squadra di tunisini, che si trovava nel parco. I risultati delle singole partite non se li ricorda nessuno, a parte il fatto che l'Independiente non ne ha vinta nemmeno una, ma la giornata di ieri ha dimostrato ancora una volta come è bastato solamente un pallone per conoscersi, stare insieme e divertirsi. Questa è la forza che lo sport può avere per abbattere barriere e far incontrare le differenze.
Ieri pomeriggio abbiamo respirato una bella aria a Campo Marzo e abbiamo messo in evidenza come gli spazi di una città, se vengono riempiti di iniziative ed attraversati senza paura, diventono i luoghi più sicuri e più piacevoli dove andare.
A Vicenza e in molti paesi della provincia è vietato giocare a pallone nei parchi, sarebbe il caso di rivedere questa scelta. E' comprensible che gli utenti del parco non devono essere colpiti da pallonate o tiri sbilenchi, però creare delle aree per giocare liberamente sarebbe un'ottima soluzione. Non lamentiamoci poi se i bambini e i ragazzi dopo stanno solo davanti alla tv o alla playstation.



Castello 99-Independiente 3-2

Ritorna il campionato e la prima partita è in trasferta "nell'anticipo serale" del Venerdì sera in quel di Piana di Valdagno. Per noi girone completamente nuovo con tutte squadre della vallata dell'Agno e di Chiampo. Il campo di Piana ha un certo fascino, perchè si respira aria di calcio di una volta: spogliatoi sotto la tribuna, gradinate ricavate dal muro e perfino piccola tribuna coperta con tanto di seggiolini. L'unico neo è che per arrivarci devi partire un'ora prima e farti una trentina di chilometri. Quest'anno la rosa si è allargata, ma già alla prima partita siamo già in formazione rimaneggiata, perchè tra febbri, assenza di visite mediche o impegni vari, mancano un po' di elementi. Vito in porta, difesa a quattro con Gabriel, Luca, Ivano e Luca "wolverine" Scambi, centrocampo a tre con Zac, Cristian e Simone, attacco con Piero, Dennis e Matia. Sugli spalti una ventina di supporters dell'Independiente con tanto di striscione nuovo. La partita inizia benissimo per l'Independiente, infatti per ben tre volte Dennis sfiora di pochissimo il gol, dando l'illusione del gol in due casi. Tutto nasce per delle ottime combinazioni con Piero. Invece di essere tranquillamente sul 3-0, al primo errore difensivo gli ospiti sono subito castigati e l'attaccante avversario non si fa pregare due volte e segna il gol del vantaggio. L'independiente c'è e pareggia subito con Simone su calcio d'angolo. Prima della fine del tempo l'attaccante avversario entra in area, cade a terra, sembra in fin di vita dalle urla strazianti, l'arbitro abbocca e fischia il rigore: 2-1 per il Castello.
Nel secondo tempo ritornano i fantasmi dell'anno scorso con un calo generale della squadra, succede poco nulla, tranne il terzo gol del Castello. La partita sembra chiusa, ma un rigore realizzato da Piero ridà un attimo di speranza. Negli ultimi minuti non succede più nulla e quindi tutti negli spogliatoi.
Per fare un bilancio, si sono viste buone cose soprattutto nel primo tempo, si nota una certa intesa tra chi gioca da un anno assieme, ora vanno inseriti i nuovi. Se bisogna fare un confronto con la prima giornata dell'anno scorso i miglioramenti sono netti. Purtroppo cadiamo sempre nelle solite leggerezze e veniamo prontamente castigati dagli avversari. Se avessimo anche noi lo stesso cinismo, probabilmente la partita sarebbe finita diversamente.

giovedì 29 settembre 2011

La Palestra Independiente per il diritto allo sport

La "Palestra Independiente" è un progetto dell'Associazione Sportiva Dilettantistica "Polisportiva Jackie Tonawanda" all'interno del Bocciodromo. Insieme alla squadra amatoriale di calcio a 11, vuole aprire un ragionamento e allo stesso tempo sperimentare quotidianamente un'idea ben precisa di sport. Infatti quello a grandi livelli è in crisi di credibilità a causa dei numerosi scandali sulle scommesse, il doping e gli interessi di potere politico ed economico.
Noi puntiamo a un'idea di sport e di palestra come "bene comune" libero dalle logiche di business e di agonismo esasperato "della vittoria a tutti i costi". Purtroppo molte volte i giochi di potere e gli interessi personali di pochi si ripetono e contaminano lo sport a livello di federazioni. Noi pensiamo invece che debba essere esclusivamente un'attività fisica (e non solo) che metta al centro e sviluppi relazioni, socialità, divertimento, passione ed impegno.
Inoltre in molte palestre e in particolari discipline viene messa al primo posto l'apparenza più che il proprio benessere personale e soprattutto nelle arti marziali è predominante una cultura ultra-competitiva di "annientamento del nemico". Noi invece vogliamo sviluppare un'idea di "rispetto dell'avversario", che metta al centro l'autocontrollo e nel caso delle arti marziali un uso ragionato della forza.
Abbiamo intitolato la nostra associazione sportiva a Jackie Tonawanda, prima pugilessa afroamericana a conquistare il diritto di combattere contro gli uomini, ed abbiamo scelto come immagine nella maglietta e nei volantini il volto di Mohammed Alì, perchè rifiutiamo il razzismo e qualsiasi discriminazione di tipo razziale, sessuale, religiosa. Lo sport porta con sè valori di solidarietà ed incontro tra differenze, aiuta attraverso il gioco ad abbattere numerose barriere, che purtroppo in alcune federazioni sportive sono tuttora alzate verso i migranti e i figli dei migranti, che, nel caso fossero nati in Italia, sarebbero italiani e quindi doppiamente discriminati.
In tempo di forte crisi economica, nonostante sia un bisogno molto importante, lo sport subisce parecchi tagli per quanto riguarda finanziamenti e progetti. Diventa sempre più difficile, a causa dei costi sempre più alti, garantire le attività di un'associazione o di una società sportiva, soprattutto se "independiente" e totalmente autofinanziata come nel nostro caso. Sappiamo che è sempre più impegnativo arrivare a fine mese, riuscire a pagare l'affitto o il mutuo e quindi una famiglia oppure uno studente, un precario o un migrante sono costretti a volte a rinunciare a praticare uno sport o a frequentare una palestra. Purtroppo corsi gratuiti non siamo in grado di organizzarli, perchè non abbiamo sponsor e non abbiamo finanziamenti, ma ci sforziamo di offrire i corsi al prezzo più basso possibile. Le entrate della palestra servono a coprire i debiti aperti per costruirla, per pagare le spese di gestione e per poter acquistare sempre più attrezzatura e rendere gli spogliatoi più confortevoli.
Scegliendo la "Palestra Independiente", si sceglie di far parte e di sostenere il diritto allo sport e la sua accessibilità, perchè nel suo piccolo anche l'attività sportiva può dare un grande contributo per cambiare la società in cui viviamo, mettendo al centro valori come rispetto, solidarietà, rifiuto di pregiudizi, stili di vita attivi e sani in rispetto con sè stesso, gli altri e l'ambiente che ci circonda. Inoltre la nostra palestra vuole lanciare anche un messaggio sulla partecipazione attiva della cittadinanza e l'utilizzo del territorio a uso collettivo. La nostra palestra fino ad un anno fa era un luogo abbandonato e in degrado, oggi con il nostro impegno è diventato uno spazio vivo restituito al quartiere e alla città. Vi immaginate che ricchezza e risorsa potrebbe diventare l'area dell'ex-Lanerossi se fosse recuperata e destinata ad attività sportive, culturali e sociali?

Arbitro marocchino insultato per le sue origini

 Oggi sul Giornale di Vicenza viene riportato l'ennesimo episodio di razzismo verificatosi nei campetti di provincia durante i campionati minori. Il dirigente è stato giustamente squalificato ad un anno per insulti verso l'arbitro di origine marocchina. Interessante la dichiarazione del presidente, che promette di scusarsi, ma aggiunge da un lato che l'arbitro sotto sotto se l'è cercata perchè sbagliava e dall'altro perchè ammette che nei campetti gli insulti razzisti sono diffusi e molto praticati.
Ultima considerazione, a parte il fatto che non si insulta l'arbitro, ma se proprio proprio non ci si trattiene, bisogna per forza tirare in ballo le origini razziali o il colore della pelle oppure basta il classico "arbitro cornuto", "venduto" o "di merda"?

IL CASO. Punito un dirigente del Molina (Seconda). Il club si scusa, ma ritiene severa la sanzione

«Ma torna in Marocco...»

«Torna in Marocco». Una frase dal sen fuggita diverse volte, prima in campo e poi in tribuna, a Giampaolo Natoldi, dirigente del Molina di Malo, e perciò costata davvero cara: un anno di squalifica.
Destinatario dell'invito, a termini di regolamento di sentore razzista, il ventenne arbitro della sezione di Bassano del Grappa Amine Ezzarzouri, reo con tutta probabilità di non aver concesso un rigore dopo 2' ai locali nella sfida poi persa 1-0 in casa contro il Colceresa (Seconda girone E ).
Già studente di ragioneria all'istituto Einaudi e poi iscritto alla facoltà di Economia a Venezia, conosciuto e apprezzato al pari della sua famiglia in quel di Nove, il fischietto bassanese di origine nordafricana non ha potuto fare altro che segnalarlo nel referto, anche perché, stando allo stesso, il tesserato «rientrato in campo a fine gara, si rifiutava categoricamente di uscirne».
Bocche naturalmente cucite all'Aia bassanese, con il presidente Nicola Pellizzari trinceratosi dietro un «no comment» ma sulla vicenda non esita ad intervenire Marziano Conzato, presidente factotum della società maladense.
«Innanzitutto - dice - manderò una lettera all'Aia per scusarci. Il nostro dirigente ha sbagliato ed è giusto che paghi, siamo una società seria e dobbiamo comportarci sempre con rispetto. Mi sembra però che la punizione sia un po' pesante». Nessun cerchiobottismo, Conzato è chiaro: «Natoldi lavora con noi da 15 anni e probabilmente ha avuto una giornata storta, però gli arbitri possono sbagliare. Io sono sempre perchè siano tutelati. Certo, quel rigore era netto - continua Conzato - e poteva magari cambiare il corso della gara, ma non abbiamo perso per questo. Però pretendo che anche gli arbitri siano preparati e che vi sia parità di trattamento. Ci vuole educazione, siamo d'esempio per i giovani, però non c'è stata violenza. Mi auguro che questo metro valga per tutti: visto quello che si vede sui campi mi viene da dire che chi è senza peccato scagli la prima pietra».

mercoledì 28 settembre 2011

Muay Thai


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OGNI LUNEDI' E MERCOLEDI' ore 19.30-21.30 e VENERDI' ore 20.15-22.00

JATURONGKABAT - Scuola di Muay Thai tradizionale e sportiva riconosciuta dal MUAY THAI INSTITUTE of BANGKOK

Il Corso di Muay Thai è insegnamento dell'arte marziale, ma è anche occasione per approfondire la cultura Thai in tutti i vari aspetti. E' un'arte marziale da combattimento, unica ad essere riportata sul ring. Trae origine dalle tecniche dei guerrieri thailandesi, che sono state codificate negli anni con le 15 mae mai e le 15 look mae per essere tramandate negli anni come parte della cultura thai.
Organizziamo viaggi in Thailandia presso il Camp "Petch Rung Ruang Gym" a Pattaya con allenamenti amatoriali e per professionisti.
Possibilità di lezioni individuali, stage interni e con campioni thailandesi (il 26 Settembre 2013 abbiamo ospitato Sudsakorn Sor Klinmee)

ISTRUTTORI

ENRICO CHIFFI
III livello avanzato - Muay Thai Institute of Bangkok
Istruttore riconosciuto FIKMBS - Coni
Istruttore UISP
Giudice di Muay Thai FIKBMS
Cintura Verde Ju Jitsu
Operatore Shiatsu FIS
Insegnante di Thai Yoga

ALESSANDRO TORRISI
III livello avanzato - Muay Thai Institute of Bangkok
Istruttore riconosciuto FIKMBS
Istruttore riconosciuto Coni Muay Thai
Pugilato livello amatoriale
Cintura Blu Tai Chi


Dimostrazione di Muay Thai antica durante "Muay Thai Release Day" del 07/12/2013 


Il Muay Thai Release Day del 07/12/2013


STAGE CON SUDSAKORN SOR KLINMEE 26/09/2013
Un po' di video







Un po' di link di eventi, iniziative del settore Muay Thai Uisp a cui abbiamo partecipato o organizzato

Pilastro On Fire 2014 - Thai Culture Tournament '14 - Bologna 28/06/2014 

Thai Culture Tournament '14 - Macerata 21/06/2014 

Once Were Warriors -Thai Culture Tournament '14 - Tpo Bologna 05/05/2014 

Terzo "Nai Khanom Tom Day" -  Thai Culture Tournament '14 - Vicenza 22/03/14 

"Muay Thai Release Party" - Vicenza 07/12/13

Secondo "Nai Khanom Tom Day" - Vicenza 16/03/2013

Secondo "Muay Thai Fighting Day" - Vicenza 16/02/2013

Primo "Muay Thai Fighting Day" - Vicenza 08/12/2012

Report del Training Progress Muay Thai ADO Uisp di Modena

Primo Training Progress Muay Thai ADO Uisp - Modena 02/12/2012

Once Were Warriors - Tpo Bologna 21/04/2012 


UN PO' DI AMACORD...

L'incontro di Beppe della Palestra Independiente presso Palestra Independiente 18 Dicembre 2011


Una galleria di foto tratta dal Torneo di Muay Thai presso Palestra Independiente Domenica 18 dicembre 2011
http://imageshack.us/g/842/37614426304539719731574.jpg/

THAI CULTURE FESTIVAL @ MESTRE - SABATO 17 MARZO 2012
La sezione "Muay Thai" della Polisportiva si reca in massa al "Thai Culture Festival" organizzato dalla palestra Cinque Elementi di Padova al Palaplip di Mestre. E' un'occasione imperdibile per immergersi nella muay thai e in tutta la cultura che la compone. Infatti sono presenti stand di cucina thailandese, il consolato, c'è una mostra fotografica sulla Thailandia. Il piatto forte però della giornata sono gli incontri di Muay. All'interno della giornata si cerca di trasmettere moltissimo l'aspetto filosofico e culturale di questa disciplina, infatti gli incontri sono anticipati dall'esibizione della tradizionale danza dei guerrieri della Muay Thai, eseguita da un membro di ogni scuola/palestra presente. Sono infatti presenti oltre ovviamente agli atleti della Scuola Cinque Elementi di Padova, anche atleti di una palestra di Bologna, Milano, Belluno e Treviso e per la prima volta anche da Vicenza, infatti il nostro Beppe entrerà per la prima volta in un ring. Gli incontri si svolgono su tre round con l'immancabile musica tradizionale di sottofondo e con la presenza di arbitri e giudici della federazione. L'elemento, non scontato, che accomuna tutti gli incontri è il sostanziale rispetto tra gli avversari e la lealtà tra gli atleti. Alla fine di ogni incontro infatti, indipendentemente dalla vittoria o dalla sconfitta, c'è il saluto e l'abbraccio tra gli atleti e i team avversari. La delegazione vicentina aspetta con ansia l'incontro di Beppe, che viene calendarizzato per ultimo. Verso le 19 arriva finalmente il suo momento. Beppe regge tutti i tre round e se la cava alla grande. Il verdetto finale sarà di parità, però Beppe meritava qualcosina di più. Ecco il video del suo incontro:


HAPPY BIRTHDAY PALESTRA INDEPENDIENTE! MERCOLEDI' 4 APRILE 2012
Lunedì 4 aprile 2011 sono iniziate le attività della Palestra Independiente. E' già passato un anno. Rispetto all'anno scorso sono cresciuti i corsi, è cresciuto il numero degli iscritti e speriamo siano cresciuti anche gli standard di qualità della struttura. Siamo partiti con poco e senza niente e ci sembra giusto festeggiare il nostro primo compleanno. Stiamo organizzando al volo alcune iniziative per celebrarlo al meglio, che vi comunicheremo presto, ma una è già pronta e si terrà proprio mercoledì 4 aprile. E' dedicata alla Muay Thai, infatti ci sarà un mini torneo tra gli atleti della Palestra Cinque Elementi di Padova e gli atleti della nostra palestra. Una sorta di "derby". Vi aspettiamo tutti ad assistere agli incontri. La giornata inizierà alle 19.30. Al termine degli incontri vi invitiamo a rimanere in Bocciodromo, anche perchè avrete l'imbarazzo della scelta tra un laboratorio jazz in una sala e un concerto acustico al bar, dove poter passare la serata assieme a noi.

ONCE WERE WARRIORS - BOLOGNA, 21 APRILE 2012

La presentazione dell'evento.
Sabato 21 aprile è stata un'intensa giornata di sport, infatti dopo la partecipazione al torneo di calcio "Gioco Anch'io" a Padova, la Polisportiva Independiente è presente al Tpo di Bologna per "Once were Warriors", gran evento dedicato alla Muay Thai. E' stata una bellissima serata che dimostra che la Palestra Popolare del Tpo è una realtà vera ed importante. E' sicuramente un grande risultato che un evento ufficiale, con incontri professionistici, venga svolto all'interno di un centro sociale e non in un anonimo palazzetto. Anche se non c'era bisogno di dirlo, questo evento dimostra che il percorso delle palestre popolari non è offrire corsi "low cost", anzi è la capacità di unire un'idea di sport libera dalle logiche del profitto con la professionalità, le competenze e la qualità del servizio offerto. E' la dimostrazione che nello sport con la passione, l'impegno e la voglia di emergere si possono ottenere grandi risultati. Infatti è stato molto bello vedere il salone del Tpo pieno di pubblico e con il ring montato in mezzo alla sala. "Once were Warriors" è stato organizzato in occasione del 67° anniversario della liberazione di Bologna e prevedeva 10 incontri di Muay Thai, di cui tre professionisti. Erano presenti atleti di tre palestre bolognesi (Tpo, Thai Gym, Pro Fighting), la "Fight Club" di Roma, la "Cinque Elementi" di Padova e "Muay Thai Novara". La serata è stata aperta da incontri con protezioni ai gomiti, paratibie e caschetto suddivisi per categorie di peso. Senza entrare in polemiche, alcuni verdetti espressi dai giudici erano discutibili, però comunque tutti gli incontri sono stati validi tecnicamente, gli atleti hanno dato il massimo, infatti c'era chi era al primo incontro, chi invece ne aveva già qualcuno sulle spalle. Nonostante qualcuno possa pensare che la Muay Thai sia uno sport violento, perchè si utilizzano pugni, calci, gomitate e ginocchiate, in tutti gli incontri si respirava un clima di rispetto tra avversari e sportività, che purtroppo molte volte in altri sport non si verifica. Gli ultimi tre incontri erano invece professionisti e si svolgevano senza protezioni. Bisogna dire che i primi due sono stati i più emozionanti e più vissuti dal pubblico. Il primo era un incontro femminile, tra Stefania Macchia di Bologna e Manuela Clerici di Novara. E' stato un gran incontro combattuto da entrambe fino all'ultimo al massimo. Bravissime entrambe, ma alla fine ha prevalso meritatamente Stefania. L'incontro successivo era quello più atteso della serata. Infatti il Tpo si è trasformato in uno stadio e l'atmosfera in cui si è svolto il match non aveva nulla da invidiare agli stadi calcistici. Si trattava di una sorta di "derby" bolognese, da una parte Suthamma Master Kong, o più semplicemente "Ken", ragazzo thailandese della palestra popolare del Tpo, e dall'altra Aldo Solferini della "Pro Fighting Bologna" (palestra che si trova sotto lo stadio Dall'Ara di Bologna). Essendo al Tpo, il tifo prevaleva per Ken, però anche Aldo aveva i suoi sostenitori, quindi la temperatura della sala era caliente. Anche questo è stato un gran incontro, Ken ha infiammato il pubblico con alcuni colpi ben riusciti, Aldo Solferini si è dimostrato un avversario tosto e roccioso e alla fine l'incontro è terminato in parità, anche se per noi Ken meritava forse la vittoria. La serata si è conclusa con un altro incontro professionistico ed è terminata verso le 11. Bologna sicuramente ha una "scena" molto interessante sulla Muay Thai con tre scuole molto valide e al Tpo c'era l'approccio giusto con sportività e messa in evidenza delle radici culturali di questa antica arte marziale. Facciamo i complimenti alla Palestra Popolare Tpo e alla Thai Gym di Bologna per aver organizzato una serata perfetta e ben curata da tutti i punti di vista.

martedì 27 settembre 2011

Calendario girone d'andata 2012-13

Prima Giornata
DOM 07/10 ore 15.30 POL. INDEPENDIENTE - NUOVA SKF

Seconda Giornata
SAB 13/10 ore 14.30 TATANKA BOYS - POL. INDEPENDIENTE

Terza Giornata
DOM 21/10 ore 15.30 POL. INDEPENDIENTE - BERTESINELLA

Quarta Giornata
SAB 27/10 ore 14.30 ALTAVILLA VIRTUS - POL. INDEPENDIENTE

Quinta Giornata
SAB 03/11 ore 13.00 POL. PEDEZZI - POL. INDEPENDIENTE

Sesta Giornata
SAB 10/11 ore 14.30 DLF CALCIO - POL. INDEPENDIENTE

Settima Giornata
DOM 18/11 ore 15.30 POL. INDEPENDIENTE - SAN FRANCESCO ARISTON

Ottava Giornata
DOM 25/11 ore 15.30 POL. INDEPENDIENTE - ATLETICO SAN LAZZARO

Nona Giornata
SAB 01/12 ore 13.00 ATLETICO SAN BORTOLO - POL. INDEPENDIENTE

Decima Giornata
DOM 09/12 ore 15.30 POL. INDEPENDIENTE -NUOVA SPES

Undicesima Giornata
SAB 15/12 ore 13.15 SANT'AGOSTINO ASCA - POL. INDEPENDIENTE

mercoledì 7 settembre 2011

Carlo Petrini, una vita in due tempi

Questa sera al Festival No Dal Molin abbiamo organizzato la proiezione di una videointervista a Carlo Petrini, ex calciatore e scrittore di libri di denuncia sul calcio. Saranno presenti gli autori del video, Ivan Grozny di Sport alla Rovescia e Davide Sannazzaro di Eat Sport Production. Inizio ore 20 al Tendone dibattiti.


mercoledì 31 agosto 2011

Risposta al Sindaco di Montecchio Maggiore

Ieri mattina eravamo fuori da Villa Cordellina a contestare la conferenza stampa di presentazione del "Giro della Padania". Oggi sul "Giornale di Vicenza", il sindaco leghista di Montecchio Maggiore, Cecchetto, ha dichiarato che chi contestava "non ama lo sport". Ecco il nostro comunicato di risposta...

Siamo una polisportiva composta da una squadra amatoriale di calcio multietnica e da una palestra che offre corsi di arti marziali, ginnastica e danza. Tra mille difficoltà e autofinanziandoci totalmente, pratichiamo sport quotidianamente e cerchiamo di promuovere una cultura sportiva basata sulla passione e sul divertimento. Ieri mattina eravamo fuori da Villa Cordellina a contestare la conferenza stampa di presentazione del "Giro della Padania" ed è per questa ragione che siamo indignati nel leggere le dichiarazioni del sindaco di Montecchio Maggiore Cecchetto, la quale ha bollato i manifestanti come persone " che non amano lo sport".
Il ciclismo è uno degli sport che ha fatto la storia sportiva e significa fatica, sudore e spirito di sacrificio. Da sportivi ed amanti dello sport non saremo mai contrari a una corsa ciclistica. Il problema è che il "Giro della Padania" è una vergognosa strumentalizzazione dello sport a fini politici di un preciso partito che è la "Lega Nord". Noi siamo contrari, perchè non stiamo parlando di una manifestazione sportiva, ma di una manifestazione di propaganda politica di un soggetto che predica intolleranza, vuole alzare muri, promuove politiche razziste.
I valori fondamentali dello sport vanno in opposta direzione, perchè si basano sulla solidarietà, sull'incontro tra culture diverse, sull'abbattimento dei pregiudizi.
Troppe volte lo sport è stato utilizzato come mezzo di propaganda politica e noi come Polisportiva Independiente non possiamo assolutamente accettare quest'ennesima operazione e per questo saremo in piazza sabato 10 settembre a Montecchio Maggiore per dire "no al Giro della Padania e al razzismo".

martedì 26 luglio 2011

Pillole di calcio africano

In questo clima estivo pubblichiamo alcuni annedoti simpatici tratti dal libro "Scusate il ritardo - racconti di calcio africano" di Filippo Maria Ricci, interessante viaggio nel calcio africano tra Burkina Faso, Ghana, Camerun, Nigeria e Sudafrica.

Pillole magiche

Un giocatore sudafricano:" C'era un periodo che ci andava tutto storto. Allora uno dei dirigenti ci ha fatto salire su un pulmino e ci ha portato fuori città, nel bosco. Una volta scesi ci siamo trovati di fronte a un nido di termiti. Il muti-man l'ha scoperchiato, ha tirato via tutta la terra all'interno e vi ha versato una pozione magica. Ci siamo spogliati e siamo dovuti entrare nudi nel nido, e poi camminare verso il pullman senza mai andare all'indietro. I risultati sono arrivati".

Recentemente la Federcalcio tanzaniana ha multato pesantemente, 500 dollari a testa, le due principali squadre del paese, Simba e Yanga, dopo che i giocatori si erano protagonisti di una serie di episodi surreali prima e durante la gara, giocata a Dar es Salaam. Due giocatori dello Yanga non si erano fatti problemi di sorta di fronte all'esortazione del proprio mago: orinare su un punto preciso del campo dove sembrava che quelli del Simba avessero piazzato un amuleto. Le due squadre avevano fatto ritardare il calcio d'inizio di mezz'ora perchè non riuscivano ad accordarsi su chi dovesse entrare in campo per primo.

Sempre in Tanzania, due anni fa prima di una decisica sfida con il Kenya i nazionali videro apparire nel pullman che portava allo stadio uno stregone e non l'amministratore che doveva pagare loro il premio partita stabilito (140 dollari). I soldi erano andati tutti al muti-man. Il Kenya vinse 3-0: sotto accusa lo stregone.

In Zambia i Profund Warriors sembravano imbattibili tra le mure amiche. Una lunga striscia positiva. Così gli avversari si sono attrezzati. Hanno cominciato a cambiarsi nei loro pulmini e non negli spogliatoi riservati alla squadra ospite. E a evitare del tutto lo stadio, entrando in campo senza passare dall'ingresso a loro normalmente riservato, ma scavalcando direttamente la rete di recinzione. Ardito, ma evidentemente positivo: i Profund Warriors hanno cominciato a prenderle da tutti.

Terry Paine, ex giocatore inglese e allenatore in Sudafrica:"Stavo entrando negli spogliatoi quando i miei giocatori mi chiesero di non farlo:"C'è un muti sulla porta", mi dissero. Chissenefrega, pensai io, e nonostante le loro preghiere, aprii la porta ed entrai. Perdemmo 1-0, dopo 17 gare senza sconfitte".

Gary Bailey, ex portiere della Nazionale inglese e del Manchester United, nato in Sudafrica. Nelle prime tre finali di Coppa giocate a Wembley con lo United perde sempre e incassa sette reti. Allora chiede consiglio al suo vecchio muti-man sudafricano:"Attacca un nastro biancorosso alla tua porta, e un lucchetto con una chiave alle maglie della rete. All'intervallo quando cambi campo sposta tutto". Bailey esegue, il Manchester vince 4-0. Rituale ripetuto in altre due finali: altre due vittorie, sempre senza incassare gol.

sabato 16 luglio 2011

Esperienze di azionariato popolare in Italia

Per fortuna che tra tutte le telenovele estive del Calciomercato qualche buona notizia ogni tanto esce fuori. Vogliamo parlare dell'azionariato popolare legato alle squadre di calcio. L'idea che la squadra di calcio sia un bene comune, un patrimonio dei tifosi e non un giocattolo oppure un'occasione di speculazione personale di un affarista è molto diffusa. L'elemento positivo è che anche in Italia si stanno sviluppando iniziative che cercano di concretizzare questa idea. L'anno scorso al Festival No Dal Molin abbiamo ospitato l'esperienza di Venezia United, progetto lanciato dai tifosi unionisti. Ci sono due esempi significativi da valorizzare che sono quello di Modena e Mantova. Per quanto riguarda la squadra emiliana, l'1% delle quote è di proprietà di una cooperativa di 228 tifosi  modenesi che si chiama "Cooperativa Modena Sport Club". L'1% è vero che è una quota piccola, ma è un dato importante perchè è il primo esempio tra le squadre professionistiche. Molto importante è anche il caso mantovano. Il Mantova, dopo aver sfiorato la serie A ai playoff negli anni precedenti, l'anno scorso è fallita e questa stagione ha giocato in serie D. "Mantova United" è il progetto di azionariato popolare lanciato da un gruppo di tifosi virgiliani, che ha portato ad acquisire il 25% delle quote. Anche se in serie D, il Mantova è un esempio importante, perchè per la prima volta un gruppo di tifosi riesce a possedere una quota importante di una squadra.
Finalmente dopo la Spagna con Athletic Bilbao, Alaves, Barcellona e l'Inghilterra con United of Manchester, Wimbledon ed altri, anche in Italia ci si muove in modo serio tanto che stanno nascendo progetti di azionariato anche tra squadre con bacino di tifosi più ampio come Roma (My Roma) e Torino (Toromio) e comincia ad esserci un primo coordinamento nazionale, che potete visitare al sito www.azionariatopopolareitalia.it
A livello europeo poi esiste già una rete ben avviata che si chiama Supporters Direct

Per saperne di più su cosa sia l'azionariato popolare, i suoi principi ispiratori e come funziona prendiamo in prestito un pezzo tratto dal sito di "Modena Sport Club" e vi invitiamo a visitare questi due siti:
www.coopmodenasportclub.it
www.mantovaunited.com

lunedì 27 giugno 2011

Stage di Flamenco al Bocciodromo!

Il Bocciodromo da sabato 2 luglio a mercoledì 6 luglio si apre al Flamenco. Fuente Flamenca infatti ha organizzato uno stage. Lo stage sarà aperto Sabato 2 luglio da uno spettacolo di baile flamenco "Tablao" con i ballerini Elena Vicini e Antonio Perujo. Già in questi giorni il Bocciodromo sta ospitando una mostra fotografica dedicata a questo ballo che sarà possibile ammirare già da adesso e poi per tutta la durata dello stage. Durante lo stage saranno organizzate due lezioni gratuite di Flamenco per principianti lunedì 4 e mercoledì 6 luglio dalle 19.30 alle 20.30.

Partiamo dalla mostra fotografica:

NEGATIVI- L'imitazione della Danza
Personale di Tatiana Gambetta


Una selezione di immagini ripercorre i vari cammini fotografici di Tatiana, abbinandoli al proprio “negativo flamenco” uguale e contrario. Il gesto flamenco crea suggestioni, strutture, paesaggi destinati a dissolversi in un attimo. Ma per l’obiettivo di Tatiana il movimento è sostanza, forma e materia sono conseguenze. E così ogni coppia di immagini rivela che ciò che è solido, immobile ed eterno non fa che imitare ciò che è veloce, effimero, vivo.

Ora passiamo alla presentazione dello stage vero e proprio con tutto il programma dettagliato.

SABATO 2 LUGLIO ore 21.30
TABLAO
Spettacolo di baile flamenco
Elena Vicni e Antonio Perujo - baile
Alessandro Martin - chitarra
Cristiano Costanzo - cante e cajon.


Ingresso con consumazione: 10 € intero; 6€ ridotto
info su www.fuenteflamenca.it

mercoledì 15 giugno 2011

Asd Brutium Cosenza

Le esperienze di rifiuto del calcio-business sono in espansione nel nostro paese. Dall'anno prossimo gli ultras della Curva Nord di Cosenza parteciperanno con una loro squadra al campionato di Terza Categoria. Ecco il loro comunicato che spiega le loro ragioni:

Il gruppo Curva Nord Cosenza Ultras, dopo la decisione presa a gennaio 2011 di lasciare vuote le gradinate del San Vito e di no n seguire più la squadra fuori casa in segno di protesta contro la Tessera del tifoso e l’inasprimento delle leggi speciali imposte dal Ministro Maroni e dal Governo Berlusconi in tema di manifestazioni sportive, ha scelto di allontanarsi in modo definitivo dal calcio moderno e da tutti i suoi scandali.
Dopo un’attenta riflessione sul messaggio che da più parti è stato fatto passare per valido e secondo il quale il problema reale da risolvere a tutti costi è rappresentato dagli ultras, si è deciso di ripopolare i campi sportivi delle categorie dilettantistiche. Intendiamo lanciare un segnale di rottura, ma al contempo continuare ad esprimere il nostro modo di essere.
Il 22 aprile 2011, abbiamo costituito un’associazione sportiva dilettantistica dal no me BRUTIUM COSENZA, col simbolo del lupo che azzanna il pallone moderno: fotografia perfetta della nostra protesta. Il progetto nasce dal basso con la speranza di riuscire a scardinare il moderno “sistema calcio” che ormai non ci rappresenta più. Nella prossima stagione agonistica iscriveremo la “nostra” squadra in Terza categoria per dimostrare che la parola ultras è stata spesso accostata a tematiche che non ci appartengono. Razzismo, corruzione, business, violenza gratuita sono argomenti lontani anni luce da ciò che abbiamo manifestato nel corso della militanza sulle gradinate del San Vito. Al contrario, sono l’integrazione e l’aggregazione sociale i cavalli sui quali si è sempre scelto di puntare. Vincendo a mani bassi. Tutti i ragazzi del gruppo si sono autotassati per riuscire a gestire il campionato e, perché no, ad arrivare il più in alto possibile. Il risultato sportivo passerà però in secondo piano perché la vittoria più bella sarà il colore che potremo tornare ad esprimere su una gradinata, cancellando quel grigiore che ha rovinato le nostre domeniche del pallone.
In ultimo, ma non per questo meno importante, teniamo a chiarire un concetto. Siamo e rimarremo per sempre tifosi e ultras dell’attuale Cosenza Calcio 1914, che riteniamo la prima squadra della città e per la quale auspichiamo con tutte le nostre forze una veloce risoluzione dei problem i dirigenziali. Non l’abbandoneremo mai e continueremo a difenderne i colori fuori dagli stadi da semplici appassionati, in virtù di quanto spiegato sopra. A prescindere, invece, seguiremo dal vivo il BRUTIUM COSENZA che ha la presunzione di rappresentare l’indole rivoluzio naria e passio nale della terra dei Bruzi.
Per la prestazione ufficiale del progetto, dello staff tecnico e delle maglie ufficiali, il BRUTIUM COSENZA darà comunicazione a tutti gli organi di stampa con ampio preavviso all’inizio della prossima settimana.

lunedì 13 giugno 2011

Non si fanno queste cose a 5 minuti dalla fine!

Il caso ha voluto che iniziassi a leggere il libro "Non si fanno queste cose a cinque minuti dalla fine!" di Paolo Ziliani proprio il giorno che è scoppiato il caso del calcio-scommesse di Signori e company. La cosa incredibile era vedere le similitudini tra le due situazioni. Questo libro racconta la storia di Genoa-Inter del 27 marzo 1983.
E' la storia di una combine andata male e soprattutto l'azione di insabbiamento della giustizia e della stampa sportiva. Il Genoa lottava per la salvezza, l'Inter arrivava da una crisi di risultati. La partita era sul 2-2 quando all'85' minuto succede il patatrac: Salvatore Bagni segna il gol della vittoria dell'Inter. 3-2 e nessuno dei compagni dell'Inter va a festeggiarlo, anzi a fine partita scoppia negli spogliatoi dell'Inter una rissa furibonda tra Bagni ed altri giocatori. A fine partita il ds del Genoa Vitali dichiara:"I vostri dirigenti devono sapere che merde sono i loro giocatori dal punto di vista umano! Non si possono fare queste cose a cinque minuti dalla fine!!!". Il giocatore Iachini del Genoa:"Evidentemente qualcuno non è stato avvisato..." , mentre il difensore dell'Inter Collovati risponde:"Strano che proprio il Genoa si lamenti di queste cose: lo scorso anno ne abbiamo pagato le conseguenze noi del Milan.".
In poche parole giocatori del Genoa e dell'Inter si erano messi d'accordo sul 2-2 e c'era stato un giro di scommesse su quel risultato, che il gol di Bagni ha mandato in fumo.
Il libro ricostruisce l'inchiesta che fece all'epoca il giovane Paolo Ziliani che scoprì la combine e il giro di scommesse da una confessione di un ristoratore milanese che si sfogò con lui per aver perso un sacco di soldi su Genoa-Inter. La lettura di questo libro è interessante, non solo per la vicenda in sè, ma soprattutto per come hanno tentato le parti in causa di smentire i sospetti e per come poi andò a finire l'inchiesta.
Ad esempio la difesa dell'Inter fu che i giocatori neroazzurri non esultarono al terzo gol "per rispetto del pubblico di Genova" e da parte genoana Vitali spiegò che la sua dichiarazione intendeva dire che i rossoblù sono stati traditi dalla melina dell'Inter e pensavano che andasse bene a tutti il pareggio.
Inter e Genoa alla fine dell'inchiesta uscirono completamente pulite. Non ci fu nessuna penalizzazione e squalifica, la giustizia sportiva insabbiò tutto. Ci furono le pressioni dei due club a bloccare tutto, infatti Ferrari Ciboldi, che indagava per l'Ufficio Indagini della Figc, e il Pm di Genova avevano scoperto un giro di scommesse e Totonero che andava più in là della singola partita Genoa-Inter, ma a livello di federazione si decise di coprire il marcio, anche perchè sarebbe stato un duro colpo per l'immagine del calcio, già provata per il precedente scandalo del Calcio-Scommesse del 1980.
Si fa fatica a vedere la differenza tra gli articoli di questi giorni e quello che si legge sulle pagine di questo libro, a distanza di 28 anni cambiano solo i nomi, ma il copione è sempre quello.
E' un libro che consiglio vivamente di leggere a tutti quelli che rimangono stupiti per questo nuovo scandalo e pensavano ancora che il calcio fosse uno sport pulito.