Dal Giornale di Vicenza del 16/10/11
TRISSINO/1. Il caso dei ragazzi di colore di Independiente eTecnofit
Giocatori africani offesi in campo
«Ormai è regola»
Karl Zilliken
Durante l´incontro di calcio Aics un calciatore del Ghana insultato e il presidente ritira la squadra Altri invece sostituiscono gli atleti
Samuel Eto´o o Dennis Okyere. Serie A o campionati amatoriali: il razzismo non guarda in faccia la categoria. Talvolta per scontrarsi con la discriminazione basta guardare nel campetto dietro casa.
L´altra sera, durante una partita amatoriale giocata a Trissino, un calciatore della squadra locale Tecnofit avrebbe apostrofato il giovane ganese Dennis Okyere con la frase “negro di m…” e la Polisportiva Independiente, per difendere il suo giocatore, ha abbandonato il campo, lanciando un messaggio forte contro il razzismo.
La conferma di quanto siano frequenti questi episodi, inaspettatamente, si trova nelle parole del presidente della squadra “colpevole”, Emanuele Lovato: «Negli anni scorsi, anche noi della Tecnofit abbiamo avuto in rosa ragazzi di colore e siamo stati vittime di insulti razzisti. Loro, chiaramente, si scaldavano e rischiavano di farsi prendere dal nervosismo e da reazioni. Per evitare episodi di violenza, sostituivamo sia i giocatori che i compagni che prendevano le loro difese».
Dal canto suo, il presidente della Polisportiva Independiente, Matteo Molin, ribatte: «Hanno sbagliato loro in passato a sostituire i giocatori e a non fare lo stesso gesto forte che abbiamo deciso di fare noi, perché nessuno ha il coraggio di denunciare questo tipo di comportamenti. In questi casi, il risultato conta poco. Che cosa importa perdere 3 a 0 a tavolino quando c´è di mezzo il razzismo? Per la mia esperienza, a 2 anni dalla formazione del team, che nasce proprio per diffondere un messaggio anti-razzista, questo è stato il primo episodio del genere. Per noi resta intollerabile. Tra l´altro, tutto è avvenuto proprio nella settimana in cui la nostra squadra ha organizzato un´amichevole contro la rappresentativa del Burkina Faso, per continuare a diffondere un messaggio di integrazione».
Il clima di tensione è stato generato da un fallo sul giovane Okyere, e la conseguente espulsione di un giocatore trissinese, che si sarebbe lasciato sfuggire la frase incriminata. L´arbitro non avrebbe sentito nulla. L´insulto sarebbe stato captato da uno dei compagni del ragazzo di origine africana, che avrebbe allertato gli altri, fino a decidere per l´abbandono. Molin precisa: «Durante la partita, la Tecnofit non ha avuto un atteggiamento razzista». Lovato conclude: «Non è chiaro cosa sia successo, si poteva risolvere tutto con una stretta di mano a centrocampo». «Torna in Marocco». La frase sfuggita prima in campo e poi in tribuna, a Giampaolo Natoldi, dirigente del Molina di Malo, e costata davvero cara: un anno di squalifica. Destinatario dell´invito, di sentore razzista, il ventenne arbitro della sezione di Bassano del Grappa, Amine Ezzarzouri, reo di non aver concesso un rigore, dopo 2 minuti ai locali nella sfida di seconda categoria, giocata a settembre, poi persa 1- 0 in casa contro il Colceresa.
Il fischietto di origine nordafricana non ha potuto fare altro che segnalare il fatto nel referto, anche perché, stando allo stesso, il tesserato «rientrato in campo a fine gara, si rifiutava di uscirne». K.Z.
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Dal Corriere del Veneto online
calcio AMATORIALE
Sospendono la partita per insulto razzista
Giocatore ghanese difeso dai compagni
«Negro di m...». E la squadra multirazziale Independiente esce dal campo di Trissino a 20 minuti dalla fine. La replica: «Il nostro giocatore ha detto 'che partita di m...'.»
Una foto della Polisportiva Independiente (Web)VICENZA - Partita sospesa per razzismo: questa la scelta unilaterale della Polisportiva Independiente, squadra di Vicenza che milita nel campionato amatoriale Aics di calcio a 11, i cui giocatori venerdì sera sono usciti dal campo a 20 minuti dalla fine durante la gara contro la Tecnofit U.s.a., a Trissino. «Sul risultato di pareggio di 1-1 a secondo tempo inoltrato un giocatore del Tecnofit fa un fallaccio nei confronti di un nostro giocatore ghanese e viene giustamente espulso dall'arbitro. Da parte di un compagno di squadra parte un insulto razzista: "negro di m..." - dicono i giocatori dell'Independiente - Visto che l'arbitro non prende provvedimenti, decidiamo di uscire dal campo, perché non si possono più accettare questi episodi. Anche se si è trattato di un episodio isolato di discriminazione, troppe volte dagli spalti o in campo balzano alla cronaca ululati o insulti per il colore della pelle».
Un segnale forte, quello della squadra vicentina, mentre dalla compagine di Trissino arriva una replica che respinge le accuse e ridimensiona l'episodio: «Purtroppo di questo episodio su 50 persone tra panchina e campo se n'è accorto uno solo, quello che ha scatenato il tutto – dice Emanuele Lovato, presidente della Tecnofit - Se a sentire questa frase fosse stato l'arbitro oppure più di una persona non mi permetterei di replicare». Secondo il presidente della squadra di Trissino, il giocatore avrebbe detto: «Che partita di m...».
Giulio Todescan
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da Vicenzatoday.it
Calcio: insulto razzista in campo, l'Independiente si ritira
E' successo a Trissino ieri sera sul campo della Tecnofit: un giocatore dice "Negro di m..." a un ghanese della Polisportiva Independiente, l'arbitro non sanziona l'insulto, e la squadra si ritira
Un giocatore dà del "Negro di m…" a un calciatore, di origine ghanese, della squadra avversaria. Un fatto purtroppo comune in molte partite, nelle serie inferiori come in serie A, ma che questa volta ha provocato una reazione eccezionale: la squadra del giocatore insultato, la Polisportiva Independiente, esce dal campo ritirandosi di fatto dal match.
E' successo ieri sera durante una partita del campionato amatoriale Aics di calcio a 11, fra Tecnofit e Polisportiva Independiente.
La partita era ferma sull'1 a 1, ora l'Indipendente perderà a tavolino per 3 a 0. "Non accettiamo di giocare con il razzismo: la partita e il risultato passano in secondo piano di fronte a ciò" scrive in un comunicato la squadra ritirata. "Sul risultato di pareggio di 1-1 a secondo tempo inoltrato un giocatore del Tecnofit fa un fallaccio nei confronti di un nostro giocatore ghanese e viene giustamente espulso dall'arbitro. Non contento del gioco scorretto, parte un insulto razzista "negro di m...". Visto che l'arbitro non prende provvedimenti, decidiamo di uscire dal campo, perché non si possono più accettare questi episodi".
La replica della Tencofit suo suo sito web: "Secondo il nostro giocatore lui ha detto: che partita di merda, un pensiero suo di una singola persona. Comunque credo che abbandonare il campo non sia la soluzione migliore, credo che una stretta di mano ed un chiarimento subito sia la soluzione migliore. Non si può scatenare una guerra (per modo di dire) per una parola mal interpretata, i problemi sociali per la gente di colore sono altri".
La Polisportiva Independiente ha fra i suoi valori fondatori proprio quello dell'antirazzismo: giovedì 20 ottobre giocherà in un'amichevole contro la squadra locale del Burkina Faso, al campo di via Baracca ai Ferrovieri, ore 20.45. "Alla luce di quanto è successo stasera" scrivono i giocatori "diventa ancora più fondamentale essere tutti presenti giovedì sera per dimostrare che esiste un altro modo di vivere il calcio, libero dal razzismo e dall'ignoranza".
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