lunedì 3 ottobre 2011

Dai un calcio alla paura e al razzismo



La Polisportiva Independente è scesa in campo e non solo metaforicamente ieri pomeriggio insieme a tanti altri soggetti di questa città a Campo Marzo. Ultimamente la stampa locale e i partiti della destra stanno costruendo l'emergenza sicurezza su Campo Marzo per alimentare la paura e la loro campagna elettorale. Non si può negare che Campo Marzo non presenti delle problematiche legate allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il punto è che il problema non si risolve con le telecamere e i presidi delle forze dell'ordine, ma lavorando per rivitalizzare tutta l'enorme area verde di Campo Marzo davanti alla Stazione. Insieme ad un variegato gruppo di associazioni abbiamo costruito una giornata per vincere la paura e il nostro contributo è stato quello di organizzare una partita di calcio multietnica. I nostri giocatori africani hanno costruito per l'occasione il "No Racism All Stars" e da copione alle 15 doveva partire l'amichevole sul prato di Campo Marzo. In realtà è bastato delimitare il campo con i conetti e tirare fuori due palloni e si è subito creato un gruppo che ha cominciato a passarsi la palla e a giocare. Il progetto iniziale viene stravolto e l'amichevole diventa un triangolare con la formazione di una squadra di tunisini, che si trovava nel parco. I risultati delle singole partite non se li ricorda nessuno, a parte il fatto che l'Independiente non ne ha vinta nemmeno una, ma la giornata di ieri ha dimostrato ancora una volta come è bastato solamente un pallone per conoscersi, stare insieme e divertirsi. Questa è la forza che lo sport può avere per abbattere barriere e far incontrare le differenze.
Ieri pomeriggio abbiamo respirato una bella aria a Campo Marzo e abbiamo messo in evidenza come gli spazi di una città, se vengono riempiti di iniziative ed attraversati senza paura, diventono i luoghi più sicuri e più piacevoli dove andare.
A Vicenza e in molti paesi della provincia è vietato giocare a pallone nei parchi, sarebbe il caso di rivedere questa scelta. E' comprensible che gli utenti del parco non devono essere colpiti da pallonate o tiri sbilenchi, però creare delle aree per giocare liberamente sarebbe un'ottima soluzione. Non lamentiamoci poi se i bambini e i ragazzi dopo stanno solo davanti alla tv o alla playstation.



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