lunedì 6 giugno 2011

Per Francesco alè, il BAE ooohh

Per noi è stata un'emozione e un orgoglio partecipare alla due giorni di futbol rebelde a Mestre di questo fine settimana. Il fatto che sia caduta proprio in contemporanea con l'ennesimo scandalo del calcio-scommesse ha messo ancora più nettamente in evidenza come sia possibile un calcio diverso. Fuori dal centro sportivo di Zelarino "quelli in alto" erano alle prese con l'imbarazzo di doversi difendere dalle accuse di partite truccate e di sonniferi ai compagni di squadra, dentro al campo di Zelarino invece gli ultras (considerati il male assoluto del calcio), i movimenti sociali e i migranti davano vita a un torneo, dove per giocare non c'era bisogno dell'arbitro, dove non c'era pericolo di cori razzisti e soprattutto non c'era bisogno di Paoloni o Beppe Signori per vincere o divertirsi.
Si può dire che gli antenati della Polisportiva Independiente sono nati, calcisticamente parlando, negli anni scorsi partecipando al Torneo del Bae ed è un po' all'idea di Futbol Rebelde che portava avanti il Bae, che si ispira la nostra squadra: la passione per il calcio, la curva come luogo di aggregazione sociale libero e liberato, l'impegno nella lotta contro il razzismo e nelle lotte sociali con uno sguardo rivolto verso l'altra parte dell'oceano nelle montagne del Sudest messicano. Per noi è stato un piacere vedere come a 10 anni di distanza, rimane vivo, non tanto il ricordo di una persona, ma quello spirito e quell'attitudine in persone che il Bae non l'hanno mai conosciuto.
La decima edizione del Torneo cadeva in contemporanea con l'Alerta Cup, torneo di calcetto tra gli aderenti dell'Alerta Network. L'Alerta Network è appunto un network tra tifoserie antifasciste ed antirazziste di tutta Europa, che ha nella curva del Sankt Pauli il maggiore riferimento. Tante sono state le tifoserie presenti dall'Europa, dagli israeliani del Hapoel Tel Aviv, agli scozzesi della Green Brigade del Celtic, passando per i ciprioti del Gate 9 Omonoia Nicosia, i tedeschi di Fortuna Dusseldorf e Schickeria Bayern Monaco, i belgi degli Ultras Inferno Standard Liegi, i francesi degli Ultras Marines Bordeaux, i cechi del Bohemians Praga ed infine i chiassosi ed instancabili baschi del Herri Norte Athletic Bilbao. Per l'italia invece erano presenti Rude Boys Samp, Ultrà Cosenza, PrimidellaStrada di Terni, Antifa Bergamo, Curva Nord Pisa, Polisportiva Assata Shakur Ancona e San Precario di Padova.
La giornata di venerdì ci ha visto calcisticamente protagonisti con la vittoria a punteggio pieno del girone vincendo contro Green Brigade Celtic, Ultras Bordeaux, Gate 22 VeneziaMestre e So'brio, simpaticissima squadra veneziana. Il giorno dopo ritorna il classico stile della Polisportiva Independiente, che dopo essere stata in vantaggio per 1-0 per due terzi della partita dei quarti dei finali, becca quattro peri in cinque minuti dalla comunità moldava di Marghera. Inizia così la partecipazione al torneo al bar in attesa della finale, vinta dalla Polisportiva San Precario sui Rude Boys Sampdoria. Prima della finale, c'è stata una partita tra due squadre rappresentanti due scuole calcio di Venezia. La giornata è proseguita al Rivolta con un dibattito a 360 gradi con Bruno Bartolozzi, Mauro Valeri, Marco de Rose, la cena e il concerto dei Los Fastidios e dei Tennetz Colombo. Prima del concerto sono avvenute le premiazioni di tutte le squadre presenti al torneo. Ogni squadra doveva portare un premio che la rappresentasse, noi abbiamo portato alcune bandiere del No Dal Molin. Al momento della nostra premiazione ci è stata assegnata una bottiglia di vino delle valli bergamasche. Ottimo premio per continuare la serata in allegria in mezzo alla bolgia e alla fumogenata creatasi nel piazzale del Rivolta.

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