giovedì 20 dicembre 2012

Vicenza 19/12/12: Non più profughi, ma cittadini


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Vicenza, comune capoluogo, e Santorso, piccolo comune dell’alto vicentino. Vicenza, che da oltre un anno e mezzo ospita una cinquantina di richiedenti asilo della cosiddetta emergenza nord africa, e Santorso, che è il comune capofila delle amministrazioni locali impegnate nell’accoglienza dei profughi fuggiti dal sanguinoso conflitto libico. Quest’oggi, davanti ai municipi dei due comuni, due nutrite delegazioni di richiedenti asilo, accompagnate dagli attivisti dell’ADL Cobas e dei centri sociali Bocciodromo di Vicenza e Arcadia di Schio, hanno manifestato contro la scelta del governo di interrompere i progetti di accoglienza che, fino ad oggi, ha permesso loro di avere almeno un tetto sopra la testa.
Tante sono le lacune e le criticità emerse nella gestione della cosiddetta emergenza nord africa, ovvero di persone, esseri umani, fuggiti dalle bombe che anche il nostro paese ha sganciato sulle loro teste. Ancora una volta vite distrutte, sradicamento, progetti di vita cancellati in pochi attimi. La fuga disperata dalle bombe e dalle violenze, l’arrivo sulle nostre coste, per i più fortunati. Quanti siano quelli che non ce l’hanno fatta, nessuno lo sa. Ora per loro, dopo un anno e mezzo sospesi in un limbo, la scelta del governo per superare l’emergenza: metterli tutti in mezzo a una strada e arrivederci. Così, da un giorno all’altro, senza logica, senza ragione, senza un briciolo di umanità. Appelli e mobilitazioni non si contano più e a nulla servono le voci di una possibile proroga, se non per mettere ancora più ansia a chi già tante traversie ha vissuto nella propria vita.
A Vicenza e Santorso i manifestanti hanno incontrato i sindaci, che si sono detti consapevoli e contrariati dalle scelte del governo, dando la piena disponibilità nel continuare a mettere pressione al governo affinché receda dalle proprie intenzioni, creando invece i presupposti per un effettivo superamento dell’emergenza capace di garantire diritti e dignità.

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