Giunti a fine campionato, è ora di fare i primi bilanci. L’Independiente è stata sicuramente una scommessa, in cui Carlo Francesca e Teo, che bisogna doverosamente e sinceramente ringraziare, hanno fermamente creduto. Una scommessa non semplice, quella di costruire (in tutta fretta, tra l’altro) una squadra di calcio che puntasse a ridefinire categorie ormai consolidate nell’ ambiente sportivo, ad ogni livello. Un calcio fatto di rispetto, per sé stessi e per gli avversari, non condizionato dal risultato ad ogni costo, capace di proporre un concetto di sana competitività al posto di un agonismo sfrenato. Un modo di intendere il calcio, e lo sport in generale, che funge anche da “palestra” nei rapporti extrasportivi, nella vita quotidiana, nelle relazioni sociali di ognuno di noi. Queste premesse servono ad inquadrare meglio cos’è stata la costruzione di una squadra dallo spirito inclusivo, antirazzista, attenta a quanto succede all’ esterno. Abbiamo chiuso il campionato dandone una dimostrazione, scendendo in campo con il lutto al braccio e con uno striscione in memoria del povero Vittorio Arrigoni. L’Independiente è in quello striscione, in quel minuto di silenzio, in quell’abbraccio collettivo coi giocatori della squadra avversaria, che si sono fatti coinvolgere in questo omaggio a chi ha dato la vita per costruire un mondo diverso e migliore. Il risultato sportivo, a questo punto, era un elemento secondario. Certo, a nessuno piace perdere, non siamo mai scesi in campo per offrirci come agnello sacrificale. I risultati sportivi sono stati dignitosi, essendo il primo campionato disputato, e da questo si riparte per il Trofeo Primavera e per il prossimo campionato. Tanti sono stati i problemi che si sono dovuti affrontare. Infortuni, anche piuttosto seri, defezioni, a volte poca voglia di sacrificio da parte di qualcuno, ma tutto sommato la squadra ha dimostrato di poter competere con squadre ben più attrezzate e navigate, togliendosi anche delle belle soddisfazioni. Rimane l’incredibile dato della mancanza di vittorie sul campo “amico” di S. Agostino. Evidentemente giocare alla domenica, con una squadra così giovane, è stato penalizzante oltre misura, ma ormai è andata così. Cresceremo, cercheremo di migliorare sotto l’aspetto squisitamente sportivo già a partire dal Trofeo Primavera, che ci vedrà impegnati il prossimo mese di maggio. C’è una finale allo stadio Menti da conquistare. Intanto possiamo dire, con una punta di orgoglio, che l'Independiente è stata tra le squadre più corrette del girone e dell’intero settore calcio dell’AICS, risultato conquistato grazie ai presupposti che citavo all’inizio. Mi sembra un ottimo modo di presentarsi all'esterno, così come mi sembra importante dare risalto all’appuntamento del Mondialito Antirazzista, di cui l’Independiente è promotore e organizzatore, che si svolgerà il 22 maggio presso il campo di via Baracca a Vicenza. Non è ancora tempo di saluti e congedi, quindi, ma permettetemi di fare gli auguri ai ragazzi infortunati, Viruz e Murat, contando di riaverli con noi al più presto. Chiudo salutando e ringraziando per la loro passione la nostra “curva”, i nostri amici-tifosi: continuate a seguirci. Hasta la victoria, speriamo. ¡Que Viva Independiente! Olol
martedì 19 aprile 2011
Il bilancio di fine campionato di Olol
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