mercoledì 19 gennaio 2011

We love Lebowsky

Esperienze come la nostra di squadre che dal basso nascono per costruire un calcio diverso si stanno diffondendo sempre più in Italia. C'è la consolidata e vicina esperienza della Polisportiva San Precario a Padova, una squadra antirazzista di calcio a 7 ad Ancona, la neonata Stella Rossa Napoli che milita in Terza Categoria, la squadra "Primi della Strada" a Terni. Esistono poi sempre più squadre di migranti che partecipano ai campionati amatoriali oppure anche in Terza Categoria come nel caso di Liberi Nantes, squadra romana composta solo da rifugiati politici.
Oggi parliamo di un'altra esperienza di calcio dal basso, di una squadra autofinanziata che milita in Terza Categoria a Firenze, il Lebowsky e la sua tifoseria, la Curva Moana Pozzi.
E' uscito un documentario su questa esperienza e qui sotto vi riportiamo un articolo tratto da sportpeople.net

We Love Lebowski è un film-documentario sul mondo del calcio, descritto attraverso il punto di vista della Curva Moana Pozzi.
Gli Ultras LebowskiCaso unico nel panorama calcistico mondiale, l’esperienza dei tifosi del Lebowski rappresenta un raro esempio di coscienza sociale e di virtù affettiva. Gli URL, Ultimi Rimasti Lebowski, sono tifosi sfegatati, a cui non interessa il risultato della loro squadra ma l'impegno dei giocatori e l'amicizia della curva.

Stomacati dal calcio spettacolarizzato e da tutto ciò che vi gira intorno, i tifosi del Lebowski decidono di abbandonare le curve degli stadi di Serie A per sostenere una squadra fiorentina di terza categoria, totalmente autofinanziata, priva di talenti riconosciuti, ma dalla forte personalità e dal grande cuore.


In virtù della sua scelta, fuori da ogni logica speculativa, la curva Moana Pozzi, conquista la simpatia di varie tifoserie nazionali e internazionali, attirando su di sé l'attenzione dell'opinione pubblica e della stampa, senza però mai perdere di vista i propri valori.

Frutto di un lungo lavoro di immedesimazione e di presa di conoscenza del fenomeno descritto, il documentario di Ciboideale si concentra sui movimenti della curva, senza mai indugiare sulle azioni in campo o sui giocatori.

Le coreografie, i cori, i movimenti dei tifosi, a contrasto con la desolazione dei campi di calcio delle periferie o della campagne, rivelano un potenziale estetico inaspettato. Potenziale che, nel progetto di Ciboideale, trova espressione in un video, presentato, parallelamente alla proiezione del documentario, nella sala video del Centro EX3.

Oltre al documentario e al video, fino al 30 gennaio 2010, nel foyer del Centro, verranno presentati una serie di ritratti fotografici, anch’essi parte integrante del progetto WE LOVE LEBOWSKI.

Nati nel 2002, i Ciboideale sono Gian Luca Rossetti e Andrea d’Amore. Il loro lavoro si sviluppa attraverso svariate tecniche espressive, in particolare la performance e il video.

Dal racconto di Pippo Russo, sociologo e scrittore:

“Il caso degli Ultras della Lebowski è un caso raro probabilmente unico nel panorama delle tifoserie calcistiche non soltanto italiano. E' il caso di un gruppo di ragazzi che a partire da un certo momento della loro vita dopo avere maturato altre appartenenze calcistiche decidono di legarsi a una squadra, la scelgono e scelgono la squadra ultima in classifica nell'ultimo campionato federale, questa scelta avviene non per appartenenza territoriale o per eredità familiare o per legami culturali, questa scelta avviene perchè secondo questi ragazzi la squadra della Lebowski incarna i valori di un vecchio calcio che adesso non c'è più, sopratutto i valori di un calcio che si contrappone al calcio moderno al calcio di vertice, un calcio moderno da cui questi ragazzi o sono stati espulsi o nella maggior parte dei casi non si riconoscono più. Durante gli anni Novanta, nei paesi europei economicamente più sviluppati, il calcio affronta una mutazione genetica: esso diventa puro spettacolo, un genere da intrattenimento che cessa di rispondere alle logiche sportive per assumere quelle dello show-business. Nelle sue espressioni di vertice, esso si muove con l'intento di colonizzare ogni spazio e tempo, sia nei calendari che sui mass media, fagocitando così le realtà del calcio minore. Per queste ultime, si presenta un bivio: sparire o resistere. Molti spariscono. Qualcuno, invece, resiste. Come gli URL: Ultimi Rimasti Lebowski”.

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